Così come ogni novità giunta negli ultimi anni nel settore Audio/Video, anche il nuovo formato Blu-Ray non è esente da colpe. O meglio, non è esente da una serie di conseguenze al suo arrivo che ha richiesto innovazioni e trasformazioni nei dispositivi chiamati a leggere il nuovo formato.
Ciò vale in modo particolare nel campo dell’audio. Il nuovo formato in Alta Definizione, infatti, accompagna alla risoluzione elevata (Full HD), tracce multicanale ad alta resa, non riproducibili dai comuni amplificatori abituati alle richieste di un comune DVD. 5 le nuove codifiche multicanale che hanno seguito l’introduzione del Blu-Ray, a partire dalla PCM 5.1, per giungere alla Dolby True HD e alla Dolby Digital Plus e per finire con la DTS HD Master Audio e la DTS HD High Resolution Audio.
Per ottenere il massimo della fedeltà vengono utilizzate in particolare le codifiche “Lossless”, ovvero il Dolby True HD e il DTS HD Master Audio, che garantiscono la non perdita di informazioni in seguito alla compressione digitale dei dati. Ottimi risultati, senza perdita di qualità, si possono ottenere anche sfruttando la codifica PCM 5.1, che non richiede alcuna compressione, trasferendo la traccia in modo integrale, senza compressione, e richiedendo un flusso a 6 canali.
Il flusso PCM 5.1 è analogo a quello prodotto dai classici CD musicali: un’osservazione che potrebbe mettere in discussione la scelta delle codifiche compresse. Tuttavia l’esigenza primaria di un produttore di Blu-Ray è essenzialmente lo spazio per contenere non soltanto il film, bensì un numero “illimitato” di contenuti speciali: una traccia realizzata con codifica PCM 5.1 multicanale richiede molto più spazio di una traccia inserita con processo di compressione/decompressione Dolby True HD o DTS-HD Master Audio.
Ancora meno spazio, ma con potenziale perdita di dati e qualità (anche se davvero minima) dovuta alla compressione digitale, occupano tracce codificate secondo i multicanali Dolby Digital Plus e DTS-High Resolution Audio. Codifiche che stanno riscontrando ampio consenso.
Il vero problema è: a che punto siamo con i lettori che dovranno vedersela con tali novità? Le comuni uscite digitali ottiche e coassiali, infatti, non supportano i nuovi flussi multicanale a causa della maggior quantità di dati da trasferire, inoltre i comuni amplificatori non risultano essere in grado di decodificarle.
Ma iniziano ad apparire alcune soluzioni. Nei lettori è fondamentale la presenza delle prese digitali di ultima generazione HDMI, in particolare nella versione più aggiornata, la 1.3 perché riescono a decodificare i multicanali Dolby Digital Plus e DTS – High Resolution Audio.
Per ciò che riguarda gli amplificatori stanno arrivando sul mercato prodotti interessanti, in grado di decodificare i nuovi formati. Si segnalano i dispositivi Onkyo, lo Yamaha RX-V3800 (con processore Cinema DSP), il Denon AVR-3808, STR-DA5300ES di Sony, il Pioneer VSX-LX50.
In attesa di altre novità…