28 Settembre, ore 12: ora. C’è una piccola grande rivoluzione in Italia. Da oggi, infatti, i domini .it potranno essere registrati in tempo reale, senza dover per forza di cose passare attraverso la scomoda, vetusta e fallace tecnologia del fax. Sembra quasi un paradosso. Ma è questo ostacolo un qualcosa che l’Italia si porta appresso da anni. Se ne parlava già nel 2006 sul blog Edit, quando già la misura sembrava colma; in questi anni la battaglia è stata portata avanti al motto di “Cambia NIC, stop ai FAX”. Ora, infine, la più giusta e scontata delle decisioni: il fax va in pensione ed i domini .it potranno essere registrati secondo le nuove modalità previste dal Registro .it.
«Dal 28 settembre, il Registro .it consentirà la registrazione dei domini secondo le procedure sincrone. Grazie al nuovo sistema […] l’utente finale non deve più inviare alcuna documentazione cartacea al Registro. Per registrare un nome a dominio .it in modalità sincrona, gli utenti devono rivolgersi a un Registrar accreditato: l’elenco è disponibile alla voce “Trova Registrar”. Il sistema sincrono affiancherà per due anni le tradizionali procedure asincrone. In quest’ultimo caso, gli utenti possono fare riferimento ai Maintainer, il cui elenco è consultabile alla voce “Trova Maintainer”». L’annuncio è in homepage ed ufficializza definitivamente l’inizio della nuova era.
La procedura “sincrona”, quindi, continuerà ad affiancare la procedura “asincrona” tradizionale per garantire continuità e completezza di servizio. Le istruzioni del nuovo sistema di registrazione sono descritte nei dettagli sul sito del registro: «il Registrante deve rivolgersi al Registrar che provvede direttamente a registrare il dominio in tempo reale, […]. Il sistema è basato sul protocollo EPP (Extensible Provisioning Protocol). Il Registro .it gestisce e mantiene aggiornato l’archivio dei nomi a domino (DBNA, database dei nomi a dominio assegnati): il database è unico sia per i domini sincroni che per quelli asincroni. I dati sono liberamente visualizzabili, nei limiti del rispetto della privacy degli utenti».
«Dopo 10 anni di attesa e di sollecitazioni abbiamo finalmente ottenuto un processo di registrazione in linea con gli standard europei. I nuovi domini .it rispecchiano perfettamente i valori di semplicità e professionalità che caratterizzano l’offerta di Register.it che per questo ha deciso di essere tra i primi Registrar ad offrire il servizio»: così Claudio Corbetta, Amministratore Delegato di Register.it. L’addio al fax sarà infatti progressivo, ma le pressioni dell’utenza al fine di utilizzare il servizio saranno forti e tali da incoraggiare i registrar ad allinearsi il prima possibile. Register.it (gruppo Dada, divisione Dada.pro) coglie la palla al balzo «proponendo insieme alla registrazione tutti gli strumenti necessari a creare la propria identità e a comunicarla in rete».
Che sia di buon auspicio: dopo 1.729.770 fax di registrazione, c’è da sperare che l’Italia riesca a scrollarsi simbolicamente di dosso l’era dei Telefax per abbracciare un nuovo periodo. Fatto di bit e non di carta, fatto di risparmi e di efficienza.
A volte i simboli aiutano a fare la storia. Anche se in ritardo, anche se a piccoli passi.