Chi per anni si è chiesto l’utilità di un dominio complesso quale “.co.uk” troverà finalmente risposta alle proprie perplessità a partire dal 2014: l’anno venturo nascerà infatti il dominio .uk, da intendersi come versione ridotta del tradizionale, ma scomodo, “.co.uk”. La piccola grande rivoluzione dei domini anglosassoni arriva da Nominet e promette di cambiare in larga parte l’attuale situazione dei nomi a dominio nel Regno Unito.
Il fatto che il nuovo dominio sia inteso come una evoluzione del precedente è dimostrato dalla tutela concessa ai titolari di domini già in essere: chi possiede un dominio .co.uk o .org.uk potrà chiedere l’abbreviazione al nuovo .uk, vedendo garantito il proprio diritto per un periodo di tempo decisamente ampio: 5 anni. Entro 5 anni, insomma, chiunque potrà avere il proprio “punto UK” vedendo garantito il proprio brand, i propri indirizzi email, i propri riferimenti Web e quanto basato sul dominio già di proprietà.
Coloro i quali intendono registrare un nuovo dominio, attualmente libero nella forma .co.uk, potranno invece agire immediatamente vedendo istantaneamente accreditato il dominio richiesto. Il costo previsto per i domini sarà pari a 3,5 sterline all’anno, oppure 2,5 sterline per le registrazioni pluriennali: confermati, insomma, i prezzi dei domini antecedenti.
L’abbreviazione renderà molto più semplice la memorizzazione, la scrittura e la trascrittura dei domini. Per piccola che possa essere la novità, sarà moltiplicata per milioni di siti Web e per miliardi di pagine e url. Così facendo il dominio del Regno Unito diventerà anche più appetibile per le aziende locali, presentandosi con una nuova immagine e potendo così attrarre nuovi investimenti. Inizia peraltro una interessante sfida interna, tutta londinese: i nuovi domini .uk dovranno infatti sfidare i .london, già autorizzati dall’ICANN e presto sul mercato. Per aziende, privati e organizzazioni del Regno Unito la scelta è ora ampia. Arriva tuttavia in ritardo: solo il Regno Unito aveva ancora un dominio del tipo .co.uk, e solo ora va ad allinearsi ai vari .it, .de, .fr e tutti gli altri domini nazionali già presenti sul territorio europeo.