Il problema è sicuramente meno grave rispetto a quanto successo nei giorni passati con GMail, ma la natura del problema è la medesima: un servizio Google si ferma, l’utenza rimane in attesa. Nei giorni passati l’importanza di GMail ed il quantitativo di utenti interessati aveva destato maggiore eco, mentre nel caso odierno la sospensione riguarda “soltanto” Google Calendar. Ma il tarlo è lo stesso, e mina l’immagine di efficienza che Google intende dare alla propria suite di software-as-a-service.
Mentre ancora la Google Apps Status Dashboard non segnala aggiornamenti per il giorno 4 Settembre, in realtà Google Calendar risulta irraggiungibile da parte degli utenti europei. La segnalazione giunge immediata da Mashable ricevendo la conferma dei lettori, mentre una pagina temporanea indica lo stato di difficoltà del servizio: «Google Calendar non è temporaneamente disponibile. Riprova più tardi. Nel frattempo prova a consultare il nostro Centro assistenza e il Gruppo di assistenza (solo in inglese) per trovare informazioni utili. Ci scusiamo per gli eventuali disagi causati».
Google Calendar è un servizio gratuito che, al pari della parte restante dell’insieme dei servizi Google, rappresenta per l’azienda una scommessa per il futuro da affiancarsi a versioni a pagamento richiedenti piccoli esborsi annuali. L’affidabilità del servizio è però il suo tallone d’Achille, poiché la caduta dei server è tale da precludere il lavoro a migliaia di persone e l’accesso ai documenti che l’utenza ha affidato alle infrastrutture di Mountain View.
Google Apps Status Dashboard non segnala problemi
Il problema in Google Calendar appare minore e meno esteso rispetto a quello di Gmail dei giorni passati. Saranno minori anche le conseguenze, ma sarà medesima l’attenzione alla trasparenza che Google sta dimostrando per questioni similari. La Google Apps Status Dashboard è infatti un passo molto importante nei confronti dell’utenza: ogni problema viene segnalato e discusso, reso manifesto ed aggiornato in ogni suo passaggio. Così facendo non si promette una (impossibile) affidabilità totale, ma si garantisce almeno massima chiarezza su quel che succede ai file ed ai servizi sui quali l’utenza ha riposto la propria fiducia.
Al momento della pubblicazione di questo articolo Google Calendar risulta perfettamente funzionante su territorio italiano.