Sancita questa settimana la fine della lunga battaglia legale con Samsung, Apple viene nuovamente coinvolta davanti alle corti, per una questione sempre relativa ai brevetti. Corephotonics, una società israeliana, ha infatti decido di far causa al gruppo di Cupertino per la violazione di alcune registrazioni inerenti all’impiego della doppia fotocamera negli smartphone, in particolare in iPhone 7 Plus e iPhone 8 Plus. Al momento, il gruppo californiano non ha commentato ufficialmente la questione.
Tra il novembre del 2013 e il giugno del 2013, Corephotonics ha registrato all’U.S. Patent and Trademark Office diversi brevetti relativi all’impiego di doppie fotocamere negli smartphone, incluso il ricorso a uno zoom ottico e degli obiettivi tele. Secondo la società, queste tecnologie avrebbero poi fatto la loro apparizione nella doppia fotocamera di iPhone 7 Plus, rinnovata anche nel successivo iPhone 8 Plus. iPhone X, pur incorporando sempre una doppia ottica, non sembrerebbe invece essere al momento coinvolto in questa prima tornata legale.
Fondata nel 2012, la società è guidata dal docente universitario David Mendlovic ed è nota per lo sviluppo di soluzioni innovative per la fotografia mobile. In anni recenti, il gruppo ha mostrato al Mobile World Congress un prototipo di doppia fotocamera che, abbinando lenti diverse e uno zoom ottico fino a 5X, garantisce la possibilità di ottenere immagini dettagliate, e non lontane dall’universo DLSR, anche su smartphone. Secondo quanto reso noto da MacRumors, in passato Corephotonics avrebbe presentato ad Apple le proprie tecnologie ma, nonostante dei feedback positivi dalle parti di Cupertino, non è stato raggiunto un accordo di licenza. Per questo motivo, sostiene la società, il rilascio di iPhone 7 Plus ha rappresentato una violazione dei brevetti accordati al gruppo.
Sebbene Apple non abbia commentato ufficialmente la vicenda, in molti hanno sottolineato come il gruppo abbia acquisto nel 2015 LinX, altra società israeliana specializzata nel perfezionamento delle ottiche mobile, con punti focali multipli per singola lente e impiego di ottiche differenziate. Non resta quindi che attendere il prosieguo della vicenda davanti alle corti, con una richiesta di dibattimento depositata presso la Corte Distrettuale della Northern California.