Anche Palm ora ha il suo App Store, denominato però Software Store per non incappare in problemi di omonimia. In realtà un punto da cui distribuire software online Palm lo aveva da tempo, ma la versione lanciata ora è completamente rinnovata, ricatalogata e dotata di un nuovo look adeguato ai tempi.
Da leader del mercato dei palmari, infatti, la Palm è passata sempre più in secondo piano a causa anche del crollo dei palmari stessi come personal assistant d’elezione. Ora però il lancio di un nuovo store e quindi di nuove applicazioni ad un mese dal CES, dove pare che verrà annunciato un nuovo sistema operativo, sembra significativo della volontà della società di tornare prepotentemente sul mercato.
L’offerta di Software Store infatti è molto aggressiva. Sviluppato con la collaborazione di PocketGear, il negozio online conta circa 5.000 applicazioni da scaricare a pagamento (circa la metà dell’App Store di Apple) per le quali però Palm riconosce agli sviluppatori il 50% degli incassi e non il 70% come Google per Android o l’80% come Cupertino.
Inoltre Software Store è diviso in due parti distinte: una versione con programmi per Palm OS e uno con programmi per Windows Mobile. I device Palm infatti sono venduti sia equipaggiati con il sistema operativo proprietario che con quello di Microsoft. Una simile divisione fa dunque sì che sia di Palm, al momento, il più grande negozio di software per Windows Mobile.
E proprio Redmond è l’ultimo dei grandi rimasto senza un punto online dal quale vendere e distribuire in maniera centralizzata (e quindi controllata) le applicazioni per il proprio sistema operativo mobile. Problema al quale sembra si stia per porre rimedio.