Ci sono robot per la pulizia dei pavimenti che richiedono costante e specifica attenzione da parte dell’utente, poiché son scarni di automazione e delegano ogni aspetto “intelligente” ad un controllo umano e ad operazioni manuali. Ce ne sono poi alcuni che consentono di dimenticare del tutto le pulizie della casa, identificando questa libertà come uno dei grandi plus che un top di gamma è in grado di offrire. E poi c’è Dreamebot L10 Prime, un intelligente compromesso che, al costo di una minima attenzione al robot, consente di risparmiare non poco sul prezzo iniziale.
Sono molti i vantaggi che una soluzione come L10 Prime è in grado di offrire e ben pochi i sacrifici in termini di funzionalità rispetto ai modelli di maggior caratura. Ecco perché una scelta simile, del costo di 599 euro, rappresenta una soluzione estremamente valida in termini di costi/qualità, consentendo una pulizia profonda della casa ed un controllo remoto molto semplice da realizzare. Tutto quel che occorrerà fare, infatti, è valutare se svuotare il serbatoio della polvere: per tutto il resto c’è Dreamebot L10 Prime.
Dreamebot L10 Prime
La scelta del gruppo è stata quella di inserire una base di ricarica dotata di serbatoi dell’acqua, ma non di un serbatoio della polvere. Questo significa che, mentre il lavaggio del pavimento a umido deve avvenire caricando acqua pulita e scaricando acqua sporca, la raccolta dello sporco per aspirazione deve concentrare tutti i residui all’interno di un serbatoio di bordo. Al termine del ciclo di pulizia, insomma, non c’è trasbordo dello sporco dal serbatoio del robot a quello della casa di ricarica: il serbatoio in dotazione sul device andrà svuotato a mano quando raggiunta la massima capienza.
Alla luce di questa scelta, Dreame ha tuttavia dotato il robot di un serbatoio interno molto ampio, utile ad allungare di molto i tempi di lavoro prima dello svuotamento: una scelta ragionata e virtuosa, poiché con questo “sacrificio” si consente un costo ben più basso del device rispetto a modelli più onerosi, ma senza costringere al tempo stesso ad uno svuotamento frequente. Sarà sufficiente una prova sul campo per notare come un ampio serbatoio interno non solo sia più che sufficiente, ma comporti anche minori costi nel lungo periodo (poiché non è necessario sostituire il sacchetto della base di ricarica).
Le caratteristiche
Dreamebot L10 Prime è un robot per la pulizia dei pavimenti che utilizza due tipologie di intervento.
La prima è quella dell’aspirazione, che permette di eliminare ogni residuo rigido dalla superficie trattata: questa operazione viene portata a termine anzitutto grazie ad un rullo in silicone (con solchi a “V”) studiato per catturare briciole, capelli e peli di animali senza restarne attorciliato; una spazzola laterale in gomma a tre razze, inoltre, cattura lo sporco negli angoli e lo spinge verso l’area di aspirazione, dove una potenza di 4000Pa attira lo sporco verso il contenitore interno.
La seconda azione pulente è basata su un doppio mocio rotondo che agisce sulla parte posteriore del Dreamebot, veicolando l’acqua sporca verso l’interno per essere aspirata e raccolta prima dello scarico di fine ciclo. I moci possono essere gestiti in modo intelligente da app, sollevandoli fino a 7mm rispetto al pavimento per evitare che possano trattare a umido i tessuti dei tappeti.
Il robot è dotato di sensori frontali per il riconoscimento degli ostacoli e sensori inferiori per l’identificazione di tappeti o del rischio di cadute nel vuoto: grazie a questi elementi il robot può muoversi in modo intelligente, evitare le scale, gestire al meglio le superfici morbide e scegliere momento per momento la miglior azione o il miglior movimento da effettuare.
Aspetto molto interessante è la dimensione complessiva della base di ricarica, che resta limitata ad uno sviluppo in verticale e che limita al minimo l’ingombro. Laddove il problema è lo spazio, insomma, L10 Prime si rivela essere ottima soluzione in grado di inserirsi in qualsiasi contesto: è sufficiente l’accortezza di posizionarlo laddove ci siano alcuni centimetri di manovra nello spazio di fronte alla base (ove il device organizza il proprio percorso ed intraprende la direzione selezionata). Il colore della scocca ha tonalità più fredde rispetto ad altri modelli della serie, un “bianco più bianco” comunque facile da integrare nel contesto domestico.
La nostra prova
La prima cosa che si nota fin dall’apertura è il salto di qualità che Dreame ha dimostrato già in un dettaglio formale come il packaging: tutto risulta studiato con materiali in cartonato molto resistente e rigido, a maggior tutela del prodotto durante il trasporto e conservando ogni componente in modo molto elegante e ordinato.
L’installazione è del tutto semplice, anche per quanto riguarda la registrazione del device sull’app Dreamehome: in pochi minuti la postazione è attiva e funzionante. La prima operazione da compiere è la mappatura del pavimento e ancora una volta il tutto si dimostra molto rapido: gli spostamenti sono velocizzati rispetto ai tragitti tradizionali di pulizia ed il sensore LDS Lidar (posizionato in cima al robot) sfrutta al meglio la propria lunga gittata per trovare muri, mobilia, sedie e ostacoli di ogni tipo. Il tragitto sarà pertanto esclusivamente perimetrale, cercando i confini dell’appartamento da registrare prima di tornare in carica in attesa di istruzioni.
L’ampiezza del contenitore interno è evidente fin dalla prima apertura, ma soprattutto risulta comodo sia da rimuovere, che da pulire: il meccanismo è ormai collaudato e l’affidabilità di questo tipo di componente è tale da poterlo caricare di responsabilità sulla raccolta e la conservazione nel tempo dello sporco.
Il corpo della base di ricarica è occupato interamente dal doppio contenitore per i liquidi: da una parte il serbatoio scuro per l’acqua di scolo, dall’altra il contenitore chiaro pensato per l’acqua pulita di ricarica.
Il meccanismo è noto: l’acqua viene iniettata nel robot prima del ciclo di pulizia, dopodiché sarà quest’ultimo a inumidire nel tempo i due moci rotanti (180 giri al minuto). Quando il serbatoio interno è vuoto, il robot torna alla base e, mentre ricarica le batterie, i moci vengono puliti e asciugati per rimuovere ogni traccia di umido entro cui potrebbero nel tempo alloggiare muffe e residui maleodoranti. La rimozione dei moci è istantanea: si sganciano con minima pressione (il meccanismo è basato su semplice aggancio magnetico) e si possono rimuovere i panni rotondi per manutenzione straordinaria o sostituzione. I due “mop” agiscono non soltanto per strofinamento, ma anche per pressione: premono sul pavimento alla ricerca dello sporco anche nello spazio di fuga tra le piastrelle, agendo in modo incisivo per andare a catturare tutta la polvere e tutto lo sporco lasciati dopo il passaggio dell’aspiratore.
Dreamebot dimostra anche con L10 Prime di aver fatto una scelta di qualità sui propri robot: laddove i “mop pad” hanno la responsabilità di pulire il pavimento a umido, la base di ricarica viene ripetutamente utilizzata per pulire il mocio e ricaricarlo d’acqua. Così facendo il robot non resta “all’asciutto” e l’azione pulente si fa omogenea sull’intera area desiderata. Il robot ci mette qualche minuto in più (tempo comunque risparmiato grazie a movimenti che nel tempo si son fatti sempre più intelligenti), ma garantisce perfetta pulizia e massima omogeneità di trattamento delle superfici. La possibilità di pianificare il tutto via app, nonché di guidare la pulizia tramite comandi vocali su Alexa, consente di avviare il robot in qualsiasi momento. Qualora ci si dotasse di un doppio robot, inoltre, si troverà l’app immediatamente sincronizzata con l’assistente intelligente: basterà dare un nome ad ogni singolo device per poterli comandare tutti tramite medesimo assistente vocale (aspetto utile ad esempio per gestire più case, più appartamenti o comunque più device sotto medesimo controllo).
Prezzo e disponibilità
Il nuovo L10 Prime è disponibile su Amazon al prezzo di 599 euro. Rispetto ai modelli Dreamebot top di gamma ha in meno la videocamera di bordo e il sacchetto di raccolta nella base, ma per il resto può servire al meglio la pulizia quotidiana con gli stessi strumenti e la stessa intelligenza di bordo. Un equilibrio perfetto tra costi e funzionalità, insomma, per chi vuole liberare il proprio tempo dai lavori di tutti i giorni, ma senza investire in budget superiori.