DriveNow festeggia i primi 100 giorni tra le strade di Milano: il servizio di car sharing di casa BMW ha infatti esordito a fine 2016 e, a distanza di tre mesi, può snocciolare i numeri che perimetrano il feeling scattato con i milanesi.
Un feeling che conta già 60 mila iscrizioni: sono questi i numeri raggiunti dalle 500 auto DriveNow, gruppo sorto in joint venture tra BMW e SIXT SE. Un feeling che Andrea Leverano, Managing Director di DriveNow in Italia, intende festeggiare come ulteriore leva per il futuro: «Dopo 100 giorni a Milano possiamo confermare che l’ingresso di DriveNow in città è stato un vero e proprio successo, ben oltre le nostre aspettative! Milano si è dimostrata la città giusta per il lancio di DriveNow in Italia, grazie alla particolare ricettività dei suoi cittadini nell’adozione di servizi di car sharing. Le auto premium BMW e MINI, l’ampliamento dell’aerea operativa fino a Linate e, da ultimo, la disponibilità dei veicoli elettrici hanno infatti convinto i milanesi. L’obiettivo ora è continuare il dialogo con il Comune e tutti gli operatori del trasporto pubblico per raggiungere il traguardo di una vera intermobilità cittadina e offrire ai cittadini una mobilità più evoluta».
BMW, insomma, intende lanciare il proprio servizio nel quadro di un progetto di intermobilità più ampio e strutturato: sia responsabilità delle istituzioni organizzare flussi e competenze, sia responsabilità degli attori di mercato la formulazione di una proposta convincente e conveniente per le esigenze dei cittadini.
Il Carsharing DriveNow offre un senso di libertà completamente nuovo. Puoi metterti alla guida dei nuovi modelli di BMW e MINI. Prendi un’auto e parcheggiala dove desideri.
I numeri di DriveNow
Ad oggi DriveNow ha messo in cassa 150 mila noleggi per un totale di 1,1 milioni di chilometri alla media di 4 viaggi pro-capite al giorno. Ogni noleggio ha una durata media di 20/40 minuti, per un costo medio che va quindi dai 6 ai 12 euro (comprensivo chiaramente di parcheggio, carburante, assicurazione, bollo e quant’altro). Tra i plus del servizio si contano la possibilità di guidare nuovi modelli BMW e Mini, la possibilità di raggiungere anche Milano Linate, nonché la disponibilità delle prime 20 auto elettriche BMW i3 (vedi le immagini) per trasporti a impatto zero.
Il servizio ha oggi portata europea: DriveNow conta 815 mila iscritti in tutto il continente con un parco auto ormai oltre i 5000 veicoli (860 dei quali con motore elettrico). Un progetto ampio e ambizioso, insomma, che in Italia sta muovendo con successo i primi passi. Ma dopo 100 giorni la sensazione è che le radici siano salde: l’offerta piace e l’utenza ha risposto, dimostrando come l’Italia abbia ormai metabolizzato l’opzione del car sharing e sia pronta ad alzare ulteriormente la propria domanda.
E per chi voglia cercare in DriveNow anche uno sbocco lavorativo, può cercare direttamente nel codice sorgente del sito ufficiale: un indizio nascosto, insomma, per una opportunità che a qualcuno potrebbe far gola.