In Australia hanno pensato di utilizzare i droni contro gli squali. Sebbene nel paese gli attacchi di questi pericolosi animali siano comunque rari, ogni anno qualche persona rimane uccisa nuotando al largo delle coste del paese. Il governo del New South Wales ha dunque deciso di investire 16 milioni di dollari australiani su di una nuova strategia difensiva che include l’utilizzo di droni per rendere le spiaggie più sicure.
Come parte del programma, gli operatori invieranno i droni a largo della costa di Coffs Harbour (che si trova a metà strada tra Sydney e Brisbane) per riprendere ogni attività marina per poi avvisare i bagnanti e tutti coloro che fanno surf in quelle zone in caso di pericolo. Saranno, inoltre, utilizzate delle barriere smart dotate di GPS e connettività 4G per monitorare i passaggi degli squali. Obbiettivo degli australiani quello di rendere il rischio squali prossimo alle zero ed evitare che ogni anno qualche persona rischi la vita per un incontro troppo ravvicinato con queste pericolose specie marine.
L’utilizzo dei droni si conferma centrale in questa strategia perché consente di monitorare le zone più a rischio con facilità e senza dover prevedere spostamenti umani.
I droni, dunque, continuano a trovare nuove applicazioni nei più disparati ambiti. Nati come prodotti per gli appassionati di modellassimo, i moderni UAV sono oggi sviluppati per consentire di effettuare le più disparate operazioni. Non solo riprese e foto dunque, ma anche consegne di prodotti, monitoraggio di eventi pericolosi, analisi di zone sensibili dall’alto e tantissimo altro ancora.
Trattasi, dunque, di un settore in forte sviluppo che sta consente contestualmente anche la nascita di nuove interessanti realtà imprenditoriali.