Il settore dei droni è in forte crescendo e molte aziende stanno sviluppando nuovi modelli per impiegarli nelle più disparate funzioni come per il trasporto di piccoli plichi, per il soccorso, per le comunicazioni e per tanto altro ancora. Il Governo della Danimarca sembra, invece, voler puntare ad un utilizzo molto differente. Nello specifico, il Ministero dell’ambiente danese ha deciso di stanziare 1,7 milioni di Corone per supportare la realizzazione di droni che possano essere utilizzati per trovare facilmente banchi di pesce e facilitare così il business della pesca.
L’utilizzo dei droni per la pesca avrebbe una ricaduta benefica sia sul’ economia che sull’ambiente. La possibilità di individuare in anticipo i banchi di pesce permetterebbe di ottimizzare il pescato e contestualmente di far risparmiare carburante. Inoltre, sul fronte ambientale, calerebbe il rischio di perdite accidentali di oggetti in mare, mentre consumare meno carburante significa anche inquinare meno. Per il ministro Eva Kjer Hansel trattasi di un buon esempio su come possono essere utilizzate in maniera intelligente le nuove tecnologie. Utilizzare i droni per pescare non è un’idea nuova in se in quanto già un’azienda italiana aveva realizzato un prototipo adibito a funzioni analoghe.
Qui la vera novità è che il Governo diventa il primo finanziatore per un progetto tecnologico che potrebbe portare benefici al lavoro ed a tutta la collettività. Un’iniziativa interessante che mette in luce quanto i droni possano rappresentare, se sfruttati a dovere, una ghiotta opportunità di business per tutti quanti.