DJI ha pubblicato un corposo documento in cui spiega il perché il peso massimo dei droni considerati “inoffensivi” debba essere alzato. Il noto costruttore dei droni sostiene, infatti, che l’attuale limite dei 250 grammi scelto dalla FAA americana sia obsoleto e inadeguato. Si ricorda, che con il termine inoffensivo si identificano quei droni che in caso di incidente non dovrebbero arrecare gravi danni alle persone. In Italia, l’ENAC ha stabilito questa soglia in 300 grammi.
Curiosamente, il limite di 250 grammi scelto dalla FAA era stato deciso a seguito di una consultazione a cui avevano partecipato molti costruttori di multirotore tra cui la stessa DJI. Decisione che era stata presa verso la fine del 2015, dunque meno di due anni fa. Ma adesso, DJI ha deciso di fare un passo indietro e di chiedere la modifica al regolamento che riconosce la categoria dei droni inoffensivi. Il costruttore evidenzia, infatti come il gruppo di lavoro che a fine 2015 stabilì il limite dei 250 grammi ebbe solo 3 giorni di tempo per trovare la quadratura del cerchio. Ma adesso, DJI spera che il suo documento che analizza in maniera approfondita diversi aspetti, possa essere da stimolo per la FAA per cambiare la sua decisione.
Secondo DJI, infatti, il limite dei 250 grammi si basa su ipotesi sbagliate e su dati risalenti anche a 50 anni fa, addirittura su scenari pensati per le conseguenze delle guerre nucleari. Secondo analisi più moderne e particolareggiate, questo limite dovrebbe salire, oggi, a 2,2Kg.
Alzando il limite, tutti i droni sotto questa soglia non avrebbero più l’obbligo di registrazione, come, invece, oggi richiesto. Chiari i vantaggi dal punto di vista operativo e commerciale per tutti i produttori di droni.