I droni, in futuro, potrebbero diventare dei perfetti partner per le forze dell’ordine nella lotta contro il crimine. Se ai multirotore si pensa più come degli oggetti utilizzabili soprattutto per il trasporto di piccoli pacchi o per fotografare scenari suggestivi, in futuro potranno essere utilizzati in ben altri ambiti. Infatti, i rappresentanti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno sperimentato l’impiego dei droni in attività di controllo del territorio.
Le prove si sono svolte a Frosinone simulando un posto di controllo a cui hanno preso parte per la Polizia di stato personale della questura di Frosinone, del Reparto prevenzione crimine di Roma e della sezione Polizia stradale di Frosinone. I droni utilizzati sono certificati ENAC secondo il modello di sperimentazione approvato dal tavolo tecnico a cui hanno manifestato interesse, a seguito di bando pubblico, le società Ids, Flytop e Nimbus con tre differenti prodotti tra cui due esacotteri ed un quadricottero. A pilotare gli aeromobili a controllo remoto sono stati i piloti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, mentre rappresentati dall’Aeronautica Militare hanno curato le eventuali interferenze con le aviolinee sovrastanti la zona interessata alle prove.
La sperimentazione continuerà in futuro testando nuovi scenari di controllo del territorio e di ordine pubblico. Questo test fa capire molto bene che in un futuro non troppo lontano ci si dovrà probabilmente fare l’abitudine nel vedere volare droni che sorvegliano il territorio a fianco delle forze dell’ordine per stanare i malfattori e per prevenire incidenti. E in futuro, magari, saranno proprio i droni a staccare le multe agli automobilisti un po’ troppo “brillanti” alla guida funzionando come una sorta di autovelox volante.
Quello che è certo, dunque, è che i droni diventeranno sempre un elemento più importante di molte attività sia del presente che del futuro.