L’acquisizione della startup Cove, attiva nello sviluppo di soluzioni per la collaborazione, e l’assunzione di diversi ex dipendenti di Facebook da parte di Dropbox assume ora un nuovo significato alla luce di quanto annunciato dal servizio per l’archiviazione di file nella nuvola: da oggi, infatti, è possibile abilitare la condivisione di una cartella presente all’interno del proprio account con altre persone utilizzando Facebook.
Per poter accedere a tale feature è sufficiente collegarsi alla pagina Share, tipicamente utilizzata per configurare le cartelle condivise, e seguire il tradizionale processo per l’abilitazione di altri utenti alla visualizzazione del contenuto di una specifica directory. Durante la scelta delle persone cui inviare l’invito compare adesso un nuovo pulsante con il quale è possibile collegare il proprio account Dropbox con un profilo Facebook ed una volta terminata la fase di integrazione sarà sufficiente digitare un nome nell’apposito campo per ottenere suggerimenti provenienti dalla propria lista di amici.
La collaborazione su Dropbox, insomma, si arricchisce di un nuovo elemento social, abbracciando un settore che rappresenta ad oggi uno dei poli principali del Web. L’integrazione con Facebook consentirà agli utenti di ottenere nuove possibilità nella gestione dei propri documenti online, non dovendo obbligatoriamente inviare inviti mediante posta elettronica, bensì cliccando su un semplice pulsante che farà comparire sull’account Facebook del destinatario la notifica relativa a tale azione e gli consentirà di accedere rapidamente alla cartella condivisa.
Tale integrazione, del resto, si traduce inevitabilmente anche in un ampliamento delle funzionalità disponibili sul social network di Menlo Park, ove se finora le foto sono state l’oggetto principale degli upload e delle condivisioni degli utenti sarà invece possibile condividere qualsiasi tipologia di file con amici e parenti sfruttando lo spazio messo a disposizione da Facebook. Un processo, questo, destinato a creare sinergie tra due gruppi particolarmente attivi nello scenario online odierno, le quali non possono che configurare interessanti passi avanti per l’esperienza degli utenti finali.