Complice la sempre più capillare diffusione della banda larga, negli ultimi anni si è assistito alla nascita di servizi basati sulle tecnologie di cloud computing: da piattaforme come Google Docs per la gestione e modifica dei documenti a quelle dedicate al salvataggio dei file su server online, a cui è possibile accedere in qualsiasi momento e da qualunque dispositivo connesso a Internet. Dropbox è di certo tra le realtà più attive e longeve in questo ambito, con un bacino di utenti che nei giorni scorsi ha raggiunto i 100 milioni. Da oggi, grazie all’impegno di due connazionali trapiantati a San Francisco, il servizio è disponibile anche in italiano.
Ad annunciarlo sono Stefano Cayre e Pierpaolo Baccichet, che in un post pubblicato sul blog ufficiale si definiscono “bischeri in trasferta negli States”, entrambi assunti tra le fila di Dropbox. La lontananza dal nostro paese li ha spinti a contribuire al progetto impegnandosi in prima persona nella realizzazione di una versione del software (e del sito Web) tradotta nella nostra lingua, così da rendere ancora più semplice e immediata l’interazione con il servizio per l’utenza tricolore.
Vivere all’estero ci ha aperto la mente, dato nuove prospettive e aperto nuovi orizzonti, ma allo stesso tempo ci ha anche reso più attaccati alle nostre origini, all’italianità, agli “Amici miei”, alle “bischerate” fatte in compagnia e al desiderio di condividere le nostre malefatte.
Dropbox ci aiuta a condividere i momenti importanti della nostra vita con le persone più care. Ed è ancora più semplice ora che è disponibile in Italiano!
Chi intende sperimentare i vantaggi del cloud storage le alternative non mancano: oltre a Dropbox si segnalano piattaforme come Box, Google Drive, Wuala, SugarSync, SpiderOak e lo SkyDrive della Microsoft. Tutte offrono la possibilità di registrarsi e ottenere gratuitamente una quota di spazio pari a qualche GB, da estendere al bisogno tramite sottoscrizione a pagamento.