Se fino ad oggi Dropbox si era presentato come un servizio di archiviazione remota utile ad una funzione complementare all’archiviazione locale dei file, ora il ruolo del gruppo può cambiare in modo radicale. In occasione della prima developer conference “DBX”, infatti, Dropbox annuncia sostanziali passi avanti per la Dropbox Platform: non solo un modo per sostituire l’hard disk tradizionale con un sistema di cloud storage, ma anche un trampolino per andare oltre e fornire tutto quel che una normale archiviazione su disco non potrebbe consentire.
La conferenza è stata l’occasione per annunciare tutte le novità previste ed illustrare agli sviluppatori come possano giovarsi di questo tipo di funzionalità. La prima è la Sync API, un insieme di istruzioni con le quali poter tener sincronizzati i file tra più dispositivi, anche multipiattaforma.
I nuovi strumenti creati renderanno ancor più semplice la gestione dei file e dello storage, rendendo così migliore l’esperienza tanto per i developer quanto per l’utenza finale.
Ma se la sincronizzazione dei file altro non è se non una evoluzione del prodotto, le Datastore API rappresentano invece qualcosa di più evoluto. Con il termine di “Datastore”, infatti, Dropbox identifica tutto quell’insieme di informazioni che, pur se non conservate specificatamente all’interno di file, rappresentano il cuore dell’esperienza d’uso delle app. Settaggi, contatti, liste delle cose da fare o altro ancora: «Con le Datastore API, andiamo oltre i file e mettiamo a disposizione un nuovo modello per una archiviazione efficiente e la sincronizzazione dei dati. Quando usi una applicazione costruita con i datastore, i tuoi dati saranno aggiornati tra più device sia che tu sia online sia che tu sia offline».
Il gruppo intende favorire inoltre l’integrazione del servizio da parte di servizi terzi, consentendo così all’utente finale di usare Dropbox come il punto di riferimento per l’archiviazione dei propri file: “Salva su Dropbox” comparirà ora ad esempio agli utenti utilizzanti caselle di posta Yahoo su Android, il che favorirà pertanto una ulteriore estensione del servizio grazie alla presentazione di questa opportunità agli oltre 300 milioni di utenti @yahoo.com.
Drew Houston, CEO Dropbox, ha spiegato durante la presentazione alla DBX come il servizio conti ormai 175 milioni di utenti, andando così verso il raddoppio della community nel giro di un anno circa (erano 100 milioni a fine 2012).