Usabilità è un termine fondamentale nello sviluppo di nuove tecnologie. Realizzare strumenti usabili da chiunque, anche da chi ha la sfortuna di avere handicap di vario genere, è uno degli obiettivi chiave di numerose aziende. Tra queste c’è sicuramente Google, come dimostrano le due nuove applicazioni Android rilasciate dal colosso delle ricerche nel Web.
La prima, WalkyTalky, permette di inserire un indirizzo da raggiungere e guida l’utente verso la destinazione scelta. Oltre a tracciare vocalmente il percorso, WalkyTalky segnala qualsiasi strada o indirizzo importante che si supera, permettendo dunque di poter ricordare una strada in qualsiasi momento.
L’effettività utilità dell’applicazione è riportata da T.V. Raman, autore del blog Eyes-Free Android: «gli aggiornamenti vocali, uniti alle istruzioni emesse da Google Maps, mi hanno aiutato a navigare il mondo fisico in maniera efficiente, così come navigo in Internet». Ed in effetti sembra proprio questo lo scopo di Google: permettere ai non vedenti una migliore user-experience del mondo reale, se così la si può definire, attraverso strumenti che permettano loro di immergersi maggiormente nella realtà che li circonda.
La seconda applicazione, Intersection Explorer, una volta avviata presenta sullo schermo una mappa della zona in cui ci si trova, con la propria posizione al centro: spostando il dito sullo schermo si ricevono informazioni riguardo il tragitto da seguire per raggiungere la destinazione toccata. Una sorta di Street View vocale. Ogni qual volta si incrocia una strada sulla mappa tramite il dito, il cellulare emette una leggera vibrazione.
La piattaforma Android, dunque, si arricchisce di due validissimi strumenti destinati ai non vedenti: questi, uniti ad altri quali Google Maps o Walking Directions, rappresentano un bagaglio di applicazioni fondamentale per chiunque voglia utilizzare il proprio terminale per andare in giro e conoscere meglio il proprio percorso.
L’appello di Stevie Wonder, insomma, sembra andare a segno. A distanza di 2 anni dal suo intervento al CES di Las Vegas, infatti, le applicazioni per non vedenti si sono moltiplicate ed anche il mondo “intangibile” dei touchscreen inizia a pensare anche a chi non ha la possibilità di far leva sugli output visivi per interagire con i device elettronici in mobilità. Le nuove App di Android ne sono una dimostrazione, ma la strada da compiere è ancor lunga.
Photo credit: Archibald Ballantine