Google ha iniziato a rendere disponibile Duplex AI ai possessori dei Pixel negli Usa. La controversa tecnologia che consente di automatizzare alcune operazioni, ad esempio la prenotazione di un servizio tramite la linea telefonica, verrà esteso nei prossimi mesi agli utenti in tutto il mondo. L’assistente virtuale, anzi qualcosa di più, è stato presentato per la prima volta al Google I/O di quest’anno, con una demo che ha mostrato le potenzialità della piattaforma, capace di gestire attività complesse e notoriamente escluse a un software di intelligenza artificiale.
Vista la possibilità che lo strumento venga confuso con una persona in carne ed ossa, almeno al telefono, Google è stata “invitata” a anticipare l’utilizzo di Duplex con un messaggio che introduce la conversazione con un chatbot, così che gli interlocutori dall’altra parte sappiano con chi (o meglio, “cosa”) stanno avendo a che fare. Dopo una beta privata, Duplex viene ora rilasciato ai possessori di un modello di Pixel, Pixel 2 o Pixel 3, almeno negli Stati Uniti.
Nonostante si tratti di un’anteprima, Big G ha spiegato che l’AI è pienamente funzionante. Cioè: se si vuole riservare un tavolo per due presso un ristorante americano il cui numero è sul web, Duplex lo farà per voi, dopo aver ottenuto le indicazioni di base sulle preferenze (orario, numero di persone, possibili forbici di tempo in base alla disponibilità, ecc…). I proprietari di un locale pubblico possono escludere a priori il contatto con il chatbot vocale. Attraverso l’app “My Business” per Android e iOS c’è infatti un menu in cui negare il consenso a Duplex e simili, per continuare ad ascoltare solo voci umane.
Ad ogni modo, quello che oggi si può fare è dire al Pixel “Hey Google, prenota un tavolo” o “prenota un ristorante” e, dopo aver specificato l’area (altrimenti si supporrà nelle vicinanze), lo schermo offrirà una lista di risultati, da cui selezionare “Richiedi un tavolo“. A quel punto, Duplex proseguirà con la telefonata e la prenotazione.