Il consorzio DVB ha approvato la seconda fase dello standard che permetterà di trasmettere flussi 2D e 3D occupando un solo canale. Il DVB-3DTV sfrutta una nuova modalità di trasmissione denominata Service Compatible Mode che consentirà alle emittenti televisive di risparmiare banda, utilizzando una tecnologia simile a quelle presente nei Blu-Ray.
Attualmente, per trasmettere un contenuto in 2D e 3D è necessario separare i due flussi, con un conseguente spreco di risorse e costi maggiori per le emittenti. Il Service Compatible Mode del DVB-3DTV consente di inviare un flusso HD 2D insieme ad un flusso 3D MPEG-4 MVC. I decoder meno recenti saranno in grado di visualizzare correttamente il flusso 2D, mentre servirà un nuovo decoder per interpretare il segnale 3D.
Questa modalità di trasmissione è basata sul frame packing: un singolo fotogramma a 1080p viene ottenuto dall’unione di due fotogrammi a 720p.
Il primo fotogramma a 720p, indicato con L in figura, viene traslato all’interno del fotogramma a 1080p, mentre il secondo viene scomposto in tre parti (R1, R2 e R3 in figura) e inserito nel frame a 1080p. In questo modo, viene conservata la compatibilità con i decoder 2D che visualizzeranno i fotogrammi L (cropping rectangle) con risoluzione di 1.280x720p. I decoder aggiornati, invece, ricostruiranno il secondo fotogramma (R1+R2+R3) e, insieme al frame L, daranno origine al flusso 3D in formato H.264.
Per la definitiva approvazione dello standard occorre il via libera dell’European Telecommunications Standards Institute (ETSI), ma quasi certamente in Italia verrà utilizzato nel 2015, quando sarà obbligatorio il passaggio al DVB-T2.