DVD-Jon, ancora lui. Il ragazzino che a 15 anni ha ridicolizzato le major aggirando il muraglione eretto dalle major a difesa dei DVD (il cosiddetto sistema DeCSS), quello stesso ragazzino che a distanza di pochi mesi ha eluso anche le protezioni Apple applicate a iTunes, ora non si accontenta più di vincere cause e appelli: in arrivo una richiesta consistente, circa 20.000 dollari a risarcimento dei 4 anni di battaglia legale.
Jon Lech Johansen sostiene di aver pagato dazio durante gli anni passati con il “collare bianco” della legge al collo, e ritiene dunque il risarcimento cosa ovvia e dovuta. Nessun commento è giunto in proposito dalla controparte.
Nei giorni scorsi il caso DVD Jon sembrava essersi chiuso con il ritiro della denuncia che pendeva su Andrew Bunner, uno dei tanti gestori di siti web che avevano diffuso il codice creato da Jon. Ora il caso si riapre, sia pur se seguendo non più il filone relativo al copyright ma attraverso la formalità di un risarcimento danni per le spese legali (e non) sostenute.
In attesa di quest’ultimo verdetto, la marcia di DVD Jon ha un qualcosa di trionfale, senza mai un solo ostacolo sul suo percorso: scoperto il DeCSS e denunciato dalle major per aver reso possibile la masterizzazione dei DVD, Jon ha vinto dapprima in primo grado ed in seguito in appello; seguendo gli stessi principi di liberalizzazione dell’uso dei contenuti (scindendoli dai limiti imposti a livello di supporto materiale), DVD ha aggirato anche le protezioni applicate a iTunes vincendo la battaglia con Apple prima ancora che iniziasse: sulla scia degli eventi precedenti a Cupertino si è deciso che era inutile avventurarsi in battaglie perse; sancita la non colpevolezza dei propri “apostoli” hacker, DVD Jon ora rilancia alla ricerca di una vittoria totale, assoluta, completa. Il tutto ad appena 20 anni.