Jon Lech Johansen, ovvero DVD Jon. Il suo nome è divenuto qualcosa di importante nel momento in cui il ragazzo prodigio si impose alle cronache per il suo vizio di “sproteggere” la musica digitale e renderla così di libero dominio per qualunque utente. Non meno famosa è stata la sua sfrontatezza nello sfidare i grandi gruppi che ne minacciavano le sorti, riuscendo così a cavarsela in tribunale e potendo di conseguenza continuare nella sua opera.
Dopo una serie di avventure meno fortunate il destino ha voluto portare Jon Lech Johansen alle sue origini, a quando la battaglia contro i lucchetti musicali animava le sue passioni. DVD Jon torna però con un approccio più professionale e meno adolescente: le “sprotezioni” non saranno fini a se stesse ma saranno messe in vendita per permettere a chiunque di produrre contenuti digitali in grado di essere riprodotti su dispositivi altrimenti adeguatamente sigillati.
Nel mirino, non a caso, c’è ancora una volta Apple: il gruppo di Cupertino è l’attuale leader del mercato nella musica digitale ed ha già allungato le mani anche nell’ambito cinematografico, dunque l’aggiramento del relativo Digital Right Management risulta avere un certo valore commerciale. Ed è a questo che guarda DVD Jon: il reverse engineering praticato non verrà distribuito sulla scia di un ideale, ma sarà più pragmaticamente venduto al miglior offerente.
Tutto ciò non è prodotto in proprio, ma sotto il cappello di una vera e propria azienda denominata DoubleTwist Ventures e fondata da Monique Farantzos. Il sito web del gruppo spiega di basare la propria mission aziendale sullo «sviluppo di soluzioni per l’interoperabilità dei media digitali» e sul reverse engineering di sistemi proprietari per opzioni di licenza «non esistenti o impraticabili».
Difficile prevedere lo sviluppo della vicenda, ma le attività della DoubleTwist Ventures appaiono poco compatibili con gli interessi di iTunes ed iPod: facile, dunque, ipotizzare una reazione decisa da Cupertino ed ancora una volta la sfida con DVD Jon potrebbe svilupparsi in tribunale. Microsoft ha già operato in egual misura contro il noto FairPlay4WM ed ora, anche se alcune fonti suggeriscono il contrario, Apple potrebbe essere sul piede di guerra.