Secondo una ricerca presentata da Netcomm e Remedia, l’82% dei siti di e-commerce specializzati nella vendita di apparecchiature elettroniche non forniscono il così detto “1 contro 1“, cioè il servizio di ritiro gratuito dei vecchi apparecchi equivalenti. La ricerca ha preso in esame 150 siti di e-commerce italiani che rappresentano più del 70% del valore economico del settore, evidenziando pesanti lacune informative sulle normative vigenti.
Secondo, infatti, la normativa (D.Lgs. 49/2014), il consumatore che acquista un prodotto online ha il diritto di avvalersi della restituzione gratuita di un vecchio prodotto equivalente. Di conseguenza, il distributore che vende attraverso online deve organizzarsi per offrire gratuitamente questo servizio al consumatore. In base all’indagine, nel 90% dei casi analizzati, la normativa, e in particolare l’argomento 1 contro 1, risulta ancora poco diffusa e pubblicizzata. Inoltre, l’81% dei siti analizzati non fornisce informazioni sulla gestione 1 contro 1 nemmeno nelle pagine interne dei siti.
Una volta avviato il processo di acquisto, il 45,3% dei siti in esame non fornisce o esprime chiaramente l’informazione relativa alla possibilità di avvalersi del ritiro 1 contro 1. Solo il 6,7% offre con chiarezza e automatismo questa opportunità. Nel 79,3% dei casi, non è comunicato che il servizio 1 contro 1 è totalmente gratuito. Nel 12,7% la gratuità è indicata nell’informativa e ripetuta nell’atto di acquisto.
In sintesi, nell’82% dei siti analizzati il servizio di ritiro 1 contro 1 non risulta presente; il 4% vincola questa possibilità alla consegna con technical courier o con specifiche caratteristiche; mentre nell’8% dei casi sono presenti vincoli o condizioni particolari per usufruire del ritiro 1 contro 1.
Preoccupato di questa importante lacuna Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, che al riguardo afferma:
Anche se il mercato sta evolvendo velocemente, le aziende sono rimaste ad uno stato iniziale per quanto riguarda l’1 contro 1 e, oltre a rischiare di incorrere in sanzioni o annullamenti dei contratti di vendita, sono in ritardo nell’offrire al consumatore un servizio efficiente con notevoli lacune dal punto di vista informativo.