La crisi globale investe anche i social network, ovvero quel particolare settore di Internet che proprio in questi ultimi tempi ha conosciuto quello che può essere definito un “boom” di popolarità e di pubblico.
Un successo guidato dal fenomeno Facebook ma che, a quanto pare, non ha investito MySpace, il quale, al contrario, sembra proprio essersi “indebolito”, sia a livello di immagine che soprattutto di utenti, molti dei quali persi forse proprio a causa di Facebook.
Si capisce da questo come alla News Corporation, che aveva acquistato il sito nel 2005 sborsando ben 580 milioni di dollari, vogliano correre ai ripari, ricorrendo pertanto a soluzioni drastiche al fine di ottimizzare e riassettare tutto il gruppo che controlla MySpace per poter ripartire alla conquista delle quote di mercato perse.
Secondo quanto dichiarato dai vertici della società americana, il riassetto costerebbe il sacrificio di una buona fetta dei dipendenti, “fatti fuori” nel tentativo di contenere i costi al fronte della diminuzione del calo delle entrate.
Negli USA sembra infatti che la pubblicità online, finora uno dei pochi settori del mercato a non aver risentito in maniera consistente della crisi, possa “frenare” in questo periodo, un fatto che non aiuterebbe certo il sito di News Corporation, il quale per il momento è coperto sotto questo aspetto da un ricco contratto pubblicitario firmato tempo fa con Google, un accordo che comunque è in scadenza e per il quale è assolutamente impossibile riuscire a strappare cifre come quelle attuali.