Dal prossimo mese di luglio gli uffici postali potranno emettere i passaporti al pari delle Questure. Lo ha comunicato oggi il il direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, facendo seguito ad un incontro al Viminale con Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno. Questa iniziativa avrà due benefici: tempi di attesa più snelli per i cittadini e ovviamente alleggerirà il lavoro degli impiegati delle Questure.
Tempi più brevi di attesa
Il servizio, chiamato Progetto Polis, era stato avviato in via sperimentale lo scorso 14 marzo in alcuni uffici della provincia bolognese, più specificatamente nei comuni con meno di 15000 abitanti, ovvero a San Pietro in Casale e Toscanella (frazione di Dozza), ma da luglio arriverà in ognuno dei tredicimila uffici postali italiani. L’estensione del servizio a tutti gli uffici sarà graduale e in breve tempo coprirà tutti gli sportelli.
La sperimentazione è stata un successo, il direttore Lasco ha spiegato che: “abbiamo registrato più di 350 richieste nei 31 uffici postali in cui tale servizio è attivo. Oltre l’80% dei cittadini ha richiesto la consegna a casa del passaporto, con un risparmio di tempo e spostamenti importanti anche e soprattutto per l’ambiente”.
Richiedere il passaporto sarà molto semplice e non differirà dal farlo in Questura, bisogna portare: due foto identiche conformi alla normativa Icao semplici, non legalizzate; ricevute di pagamento di due contributi di 73,50 euro (bollo) e 42,50 euro (bollettino postale); documento di identità del richiedente; copia di un documento d’identità valido; nel caso di nuova emissione, il vecchio passaporto o la copia della denuncia di furto o smarrimento dello stesso. Alla fine dell’operazione viene rilasciata una ricevuta nella quale sarà indicato l’ufficio di polizia che gestirà la richiesta e il codice del protocollo di riferimento. Può essere anche richiesta la consegna a domicilio.