Giunti sul mercato come alternativa alle soluzioni cartacee per libri e documenti, gli e-reader potrebbero in futuro ereditare una nuova caratteristica dalla tipologia di supporto dalla quale hanno tratto ispirazione. Presso la Queen’s University, in collaborazione con Plastic Logic ed Intel, sono stati realizzati infatti dei prototipi di display flessibili in grado di replicare la carta sotto un nuovo punto di vista, offrendo nuove possibilità d’uso in svariati contesti.
Tali display offrono una diagonale da 10,7 pollici ed attualmente sono esclusivamente in bianco e nero, con un comportamento profondamente simile a quello degli schermi dei lettori ad e-ink. Realizzati in plastica, sono sensibili al tocco e di conseguenza offrono la possibilità di utilizzare le dita come periferica di input. Inoltre, più display possono interagire in diverse maniere, permettendo così l’utilizzo contemporaneo di più schermi per svariate attività.
Il video dimostrativo pubblicato online mostra infatti come sia possibile avvicinare più display per realizzarne uno di dimensioni maggiori, mostrando soltanto una porzione della schermata desiderata su ciascuno di essi. Gli schermi, poi, possono comunicare per scambiarsi informazioni, consentendo ad esempio il passaggio di un oggetto o di un’applicazione da uno all’altro. Trattasi insomma di un vero e proprio sistema integrato, capace di mettere in comunicazione più display per favorire la collaborazione e la produttività.
Per il momento tali display sono destinati a restare confinati nei laboratori ove hanno visto la luce, permettendo ai ricercatori di continuare i propri studi per migliorare tale tecnologia. In futuro tuttavia potrebbe esser davvero possibile avere degli e-reader da piegare e riporre in tasca, avvicinando ancor di più tali device ai libri cartacei, con vantaggi anche in termini di semplicità di trasporto e peso.