E se fosse la Cina a pagarci nel NGN, cioè le nuove reti di seconda generazione in fibra ottica? In questi mesi di NGN ne abbiamo parlato molto, e al di la dei problemi per mettere d’accordo le parti per la definizione di un progetto concreto, l’unico dato certo era che per la realizzazione delle NGN servono davvero molti soldi. Fondi che sarebbero stati misti e cioè in parte privati e in parte pubblici. Ma la recente crisi italiana ha messo in seria discussione questo progetto proprio a causa dei tagli ai fondi per la banda larga.
Che fare dunque? Dai media internazionali in questi giorni rimbalzano le notizie che i Cinesi potrebbero venire in soccorso dell’Europa e anche dell’Italia per investire nelle nostre aziende e per comprare di titoli del debito pubblico italiano. Dettagli economici che non ci competono qui, però la notizia più clamorosa è quella che la Cina, volendo investire nelle nostre realtà italiane, sarebbe pronta a sovvenzionare la realizzazione delle NGN.
Sappiamo che investire nelle reti di telecomunicazioni è un ottimo modo per incrementare il PIL di un Paese. L’Italia in tal senso è molto indietro rispetto agli altri Stati Europei, ma l’attuale Governo ha più volte promesso di colmare questa lacuna. Dunque investire nelle TLC italiane potrebbe risultare un ottimo affare anche per un Paese come la Cina che mira ad aumentare le proprie attività nel vecchio continente. Non è infatti un mistero che già da tempo molte aziende cinesi importanti abbiano cercato di aprirsi un varco nel nostro Paese.
Come potrebbe la Cina arrivare quindi a finanziare le nostre NGN? Bhe, stando a quanto riportano i media internazionali, le grandi banche cinesi sarebbero pronte a finanziare tutte le loro aziende che riuscirebbero a ottenere commesse qui da noi in Italia. E l’elenco dei papabili nomi è già davvero molto lungo.