Lo scorso mese di marzo, eBay ha acquisito una quota azionaria pari al 49% del gruppo Magento per una cifra di 22,5 milioni di dollari. Nelle ultime ore, l’azienda proprietaria del sito di aste online e di PayPal ha comunicato invece di aver completato l’acquisizione di Magento, la società che sviluppa l’omonimo software open source per la creazione di piattaforme e-commerce.
eBay non ha fornito ulteriori dettagli sull’offerta di acquisto, ma ha riferito che l’operazione si concluderà entro il terzo trimestre dell’anno. Magento, scritto interamente in linguaggio PHP, è utilizzato da migliaia di commercianti ed offre una soluzione modulare e molto flessibile per progettare siti dedicati al commercio elettronico, consentendo agli sviluppatori una maggiore controllo rispetto a soluzioni proprietarie.
Magento rappresenterà un tassello della nuova piattaforma X.Commerce che eBay ha iniziato a progettare e che sarà annunciata il prossimo mese di ottobre durante una conferenza con gli sviluppatori. John Donahoe, CEO di eBay ha dichiarato che sono state soddisfatte le richieste degli utenti che vogliono un sistema completo per le gestione dei loro store digitali:
I feedback che abbiamo ricevuto dagli sviluppatori esterni sono stati chiari: loro non vogliono solo pagamenti o siti di e-commerce, ma l’accesso ad una serie completa di funzionalità per costruire una migliore esperienza di shopping per i commercianti. Crediamo che l’acquisizione di Magento e la creazione del nostro gruppo X.Commerce, ci permetterà di soddisfare le esigenze degli sviluppatori e di guidare l’innovazione del commercio globale per rivenditori e consumatori.
Magento non offre solo la possibilità di progettare il design, il contenuto e le funzionalità di un sito, ma consente anche di gestire tutte le procedure tipiche di un negozio, tra cui inventario, fatturazione e marketing. Con questa acquisizione, eBay cercherà di sfruttare le nuove tendenze dell’e-commerce, come il mobile commerce, per aiutare la crescita del suo core business rappresentato dalle aste online che nell’ultimo anno hanno portato profitti inferiori al previsto.