Stavolta la Corte se ne è lavata le mani, non ravvisando in eBay alcuna colpa. Si chiude così la vertenza legale che vedeva L’Oreal sfidare in tribunale eBay, denunciando il fatto che fossero molti i prodotti di cosmesi contraffatti in vendita sul marketplace. Causa similare era già stata avviata anzitempo in Belgio, dove eBay aveva avuto buon gioco a difendere le proprie attività. In Francia il tutto si conclude con una sorta di nulla di fatto da cui eBay trae completo vantaggio.
L’Oreal aveva denunciato eBay chiedendo una penale da 3.5 milioni di dollari in risarcimento per i prodotti contraffatti smerciati online. La Corte, però, ha spiegato come per eBay sia del tutto complesso distinguere il vero dal falso, rendendo impossibile praticare controlli ulteriori oltre a quelli già posti in essere. eBay, insomma, farebbe già tutto il fattibile per garantire gli utenti e non può essere ravvisata nel gruppo alcuna colpa.
«È chiaramente una vittoria legale per eBay ed una importante vittoria per i consumatori francesi»: parola di Mary Huser, consigliere generale eBay. Il gruppo si dichiara lieto per la sentenza, la quale riconosce in eBay un semplice tramite privo di ulteriori responsabilità oltre a quanto già posto in essere. Dalle dichiarazioni, però, traspare qualcosa di ulteriore: «Accogliamo l’invito a risolvere il problema in modo amichevole così come abbiamo sempre creduto che la cooperazione sia la via migliore per combattere la contraffazione». L’invito alla collaborazione è giunto direttamente dal giudice Elisabeth Belfort, da cui viene l’invito ad una soluzione amichevole del problema nell’impossibilità di trovare una colpa all’interno delle procedure eBay.
La doppia vittoria contro L’Oreal viene dopo una omologa vittoria ottenuta contro Tiffany ed una sconfitta maturata in seguito alle accuse Louis Vuitton. eBay, dopo i recenti annunci relativi alla ristrutturazione in atto per il rilancio del marketplace, punta molto sulla credibilità del proprio servizio e per questo motivo ha ogni interesse a spegnere le polemiche e ricominciare a sviluppare nuove soluzioni a garanzia di venditori ed acquirenti.