Quando eBay ha capito che il marketplace non avrebbe più avuto grossi margini di crescita si è preoccupato di trovare due stampelle su cui sorreggere la propria vecchiaia: uno era PayPal, l’altro era Skype. Skype è stato in seguito ceduto, poiché era evidente che avrebbe dovuto compiere un percorso proprio senza diventare per eBay addirittura un ostacolo. PayPal, invece, ha continuato a crescere e si è dimostrato il salvacondotto ideale per il gruppo. Oggi, a distanza di anni dall’acquisizione, i bilanci danno ragione a eBay: la scommessa è vinta e PayPal si sposta sempre più vicino al baricentro economico dell’azienda.
L’ultima trimestrale di cassa è stata chiusa in modo positivo, ma è soprattutto PayPal a suonare le note migliori. Complessivamente il marketplace è cresciuto del 12% grazie ai continui investimenti infusi, mentre PayPal è cresciuto del 23% grazie alla semplice inerzia di espansione che il portafoglio digitale dimostra ormai da tempo. Complessivamente l’azienda mette a segno un +15.9% di entrate, risultato sostanzialmente in linea con le attese degli analisti.
Per PayPal le sfide si moltiplicano: i pagamenti NFC, Square ed altri sistemi per le transazioni monetarie rappresentano una nuova frontiera con cui il gruppo deve fare i conti. Conti che, però, per il momento sembrano tornare: il portafoglio PayPal è il più usato nel mondo digitale ed eBay sta crescendo bene la propria creatura: con il marketplace che regge ed il bastone per la vecchiaia che si rafforza, il gruppo di Donahoe esce dalla difficile situazione dei mesi scorsi e torna a trovare solidità ed ambizioni.
Liberarsi del peso di Skype, in tal senso, appare oggi come una scelta saggia.