Il leader degli annunci sul Web Craiglist voleva un divorzio, mentre il gigante delle aste online eBay proponeva un matrimonio formale, secondo le carte processuali rese pubbliche Giovedì scorso con i dettagli di un difficile rapporto quadriennale tra le due società.
In una causa presentata la settimana scorsa, davanti a un tribunale del Delaware, eBay accusa Craiglist di aver tenuto riunioni “clandestine” dei direttori negli ultimi mesi per diluire il pacchetto di eBay a meno di un quarto della società.
Jim Buckmaster avrebbe affermato:
non ci sentiamo più a nostro agio con eBay come azionista, vorremmo esplorare la possibilità del riacquisto, o altrimenti trovare un’altra casa per queste azioni.
All’interno della documentazione resa pubblica vengono citati esperti industriali secondo cui Craiglist potrebbe valere diversi miliardi di dollari. Era infatti terza tra le startup del Web di maggior valore in una lista stilata da Silicon Alley Insider la scorsa settimana: valutata intorno ai 5 miliardi di dollari, viene dopo solo a Facebook e Wikipedia.
Craiglist lavora solamente con una dozzina di impiegati, la sede si trova in una modesta casa di stile vittoriano nel centro di San Francisco e conta solamente su dei volontari per far funzionare siti in 567 città del mondo.
eBay ha prontamente chiesto al tribunale di proteggere i propri azionisti e di preservare il suo pacchetto nella società Craiglist.