I risultati trimestrali eBay sembrano ormai essersi fissati su di un canovaccio buono per ogni stagione: delude il marketplace, in continuo restauro, bene le stampelle Skype e PayPal. Le appendici acquisite del gruppo sono quelle che crescono con risultati migliori, mentre il core business dell’azienda ancora fatica a riproporsi sul mercato. Il gruppo, sopravvissuto allo scoppio della bolla ed ora ben intenzionato ad uscire a testa alta anche da questa nuova crisi, sbandiera comunque ottimismo.
I numeri consegnati agli analisti rispecchiano le attese della vigilia attenendosi al compito minimo. La bocciatura del mercato after-hour (-4%) è frutto delle speranze degli investitori, l cui analisi delle prime trimestrali di gruppi omologhi hanno dipinto un mercato in ripresa dal quale però eBay non ha evidentemente ancor tratto vantaggio. eBay chiude il trimestre con entrate per 2.29 miliardi di dollari, in aumento del 6% rispetto ad un anno prima. Crollano, però, i profitti: -29% anno su anno, da 492 a 350 milioni. Il gruppo indica nell’acquisizione di Bill Me Later (presto integrato nell’offerta) il motivo della caduta, ma i numeri in ogni caso delineano l’ennesima caduta e la proroga di ogni rilancio.
PayPal è l’asset più forte del momento: entrate per 688.1 milioni, in aumento del 15%, con 78 milioni di utenti iscritti e pagamenti in aumento del 19%. Skype contribuisce ai profitti per 185.2 milioni di dollari crescendo del 29% in un anno e contando 40 milioni di utenti in più rispetto al trimestre precedente. Oggi l’utenza registrata al servizio supera i 520 milioni di utenti. Nel contesto della trimestrale eBay ha inoltre annunciato di voler chiudere l’operazione di cessione del 65% di Skype entro il quarto trimestre, confidando pertanto in una buona conclusione delle vicende che hanno visto il gruppo chiamato in causa da una querelle legale voluta da Niklas Zennstrom e Janus Friis.
L’azienda sta passando un momento di grande rinnovamento, dal quale il management conta di uscire a testa alta con deadline al 2011. Così come il marketplace sta per essere rivisitato a fondo per incoraggiare i venditori a riportare i propri spazi sotto il marchio eBay, Skype è in cessione e PayPal potrebbe prima o poi giungere ad unospin-off in vista di nuove avventure. L’ambito dei pagamenti e quello del marketplace sono stati fino ad oggi strettamente legati, ma presto PayPal si aprirà a servizi terzi con maggior profondità, il che dovrebbe permettere al servizio di aumentare le proprie entrate pur al cospetto di un contesto concorrenziale che si fa sempre più popolato.
Le azioni del gruppo, nonostante le avversità, hanno parzialmente recuperato rispetto ai mesi bui del passato. I dti del terzo trimestre sembrano però rappresentare una importante battuta d’arresto: solo le buone previsioni per le trimestrali a venire potranno tornare ad alimentare il recupero.