I recenti cambiamenti tariffari di eBay hanno sortito prima di Natale l’effetto desiderato. Sconfitte le resistenze preconcettuali degli analisti, ora il gruppo gioca una nuova carta non priva di rischi: un nuovo aumento dei costi coinvolgente in modo particolare gli oggetti di piccola entità. L’aumento sarà ufficiale a partire dal 30 Gennaio e consterà in piccoli importanti ritocchi quali l’aumento da 35 a 40 centesimi per le inserzioni di oggetti tra 1 e 9.99 dollari, o l’aumento dei costi finali sulle transazioni dal 3 al 3.25% per scambi del valore tra 25 e 1000 dollari. Piccole ulteriori variazioni sono state segnalate direttamente da Bill Cobb sul sito eBay e fanno riferimento a specifiche inserzioni su eBay Motors.
Cobb coglie l’occasione per sottolineare l’ottimo andamento delle vacanze natalizie, periodo di grande spolvero per gli acquisti online e periodo che eBay ha vissuto da protagonista nel settore di riferimento (punte di 7.5 milioni di visitatori unici al giorno). Nuove idee sarebbero inoltre in cantiere già per il 2007 parallelamente alle necessarie azioni per combattere alcuni fenomeni che minano la garanzia e le certezze di acquisto sulla piattaforma (scoraggiando venditori ed acquirenti dal tentativo).
Wall Street ha gradito le parole di Cobb, presidente di eBay Nord America e membro del team esecutivo eBay. Nella giornata di ieri il titolo è salito di oltre 2 punti percentuali nel contesto di un inizio giornata particolarmente contrastato ed ha chiuso con un +4.71% sulla scia di un Nasdaq in giornata di grazia. Il tutto succede in coda ad alcune conferme che da tempo eBay attendeva: nei giorni precedenti, infatti, erano giunte buone notizie provenienti dal Prudential Financial, riferimento che vedeva il titolo a quota 40 dollari in prospettiva (oggi è sotto i 32). Le buone sensazioni derivano dal buon andamento del bazar in tutta Europa, con crescite anno su anno generalmente in doppia cifra.
Google, nel contempo, non molla la pressione su PayPal e prolunga anche nel post-Natale le offerte legate al proprio sistema di pagamenti Google Checkout. La PayPal Holiday Promotion, infatti, verrà contrastata dalle offerte con cui Google intende imporre il proprio Checkout in un ambito dalle grandi promesse per il prossimo futuro.