Così come successo con Skype, ora potrebbe succedere anche con PayPal. In entrambi i casi c’è di mezzo uno spin-off, il cui obiettivo potrebbe però essere per certi versi differente. La dichiarazione è giunta da John Donahoe, attuale Chief Executive di eBay, il quale lascia però il tutto semplicemente nell’alveo del possibile. Più concretamente: prima o poi succederà.
Durante la conferenza Shop.org 2009 di Las Vegas Donahoe ha ammesso: «quando sentirò che le due attività funzionano meglio se separate, faremo la stessa cosa che abbiamo fatto con Skype». Skype è stato separato da eBay preannunciando uno spin-off che avrebbe portato ad una successiva quotazione in borsa. L’annuncio, in realtà, preludeva semplicemente ad una messa in vendita dell’asset, senza che l’IPO fosse probabilmente mai stata tenuta in seria considerazione. La procedura ha portato dapprima alla separazione dei due gruppi, quindi alle trattative ed infine alla cessione del 65% della proprietà ad una cordata di investitori.
Le cause del divorzio da Skype sono di varia natura, ma il motivo principale sembra risiedere nell’assenza di reali sinergie tra le due attività: eBay non poteva aiutare Skype e viceversa. Liberare le parti invece avrebbe potuto sprigionare potenzialità latenti, permettendo così di ottimizzare i bilanci ed il valore represso dei due gruppi. Donahoe, peraltro, coglie l’occasione per allontanare i pericoli minacciati dalla causa legale avviata da Niklas Zennstrom e Janus Friis: l’operazione di cessione andrà presto a compimento senza ulteriori problemi.
La dichiarazione di Donahoe è chiara, ma al tempo stesso sibillina. Se preso alla lettera, infatti, l’annuncio sembra essere il modo più semplice per sussurrare al mercato la volontà di vendere PayPal. Se qualche investitore fosse interessato, insomma, è ora di iniziare a pensare a come finanziare l’eventuale operazione. Una volta avvenuto lo spin-off, la cessione diretta sarebbe l’unica proiezione possibile in alternativa alla quotazione in borsa. Sempre interpretando alla lettera le parole del CEO, la cessione potrebbe essere autorizzata, ma eBay potrebbe trattenere parte del gruppo per continuare il proprio filo diretto con un brand in crescita fenomenale.
Secondo le ultime stime di eBay entro il 2011 PayPal dovrebbe raddoppiare le entrate, divenendo così l’asset principale dell’azienda. La cessione, quindi, avverrà probabilmente solo a caro prezzo e solo dopo aver assicurato gli investitori sulla bontà dell’acquisizione prima e della cessione poi. Il titolo eBay, dopo un periodo di grande crescita, ha rallentato nelle ultime ore nonostante il sussulto ad inizio seduta sulla scia degli annunci relativi a PayPal. Le azioni sono comunque ancora pesantemente sotto il valore raggiunto nel 2008.