Attorno ad eBay si addensano poche certezze ed un certo immobilismo. A parte i continui cambiamenti al tariffario per le inserzioni, eBay gravita ormai da tempo attorno ad un’offerta statica che poco ha fatto per cambiare il senso delle cose: il marketplace è un asset in «deterioramento», Skype è un’isola felice che non riesce ad esplodere, PayPal è la terza anima del gruppo e la punta di diamante della formazione.
L’ultima notizia suggerisce la possibilità di qualche riassesto nell’organigramma eBay. Tra i pezzi destinati a lasciare il puzzle figura StumbleUpon, acquistato solo un anno fa circa per 75 milioni di dollari. Difficile però capire come possa concludersi simile acquisizione: l’utenza sul sito è andata progressivamente diminuendo e non è chiaro come e se Deutsche Bank (l’advisor prescelto) possa trovare un acquirente interessato al sito ed ai suoi 6 milioni di utenti iscritti. Prima di passare ad eBay, StumbleUpon era nel mirino di Google, ma tale interesse è oggi invece tutto da dimostrare.
L’ipotesi licenziamenti rimane forte: il gruppo necessita di maggiore elasticità e minori spese per rilanciarsi sul mercato, e mentre in molti continuano a chiedersi quale possa essere il destino di Skype all’interno di questo organigramma, alcuni rumor suggeriscono anche la possibilità di alcune piccole acquisizioni nell’aria (anche se il momento di crisi dei mercati suggerisce particolare cautela circa la conclusione di qualsivoglia operazione). L’ipotesi è firmata Jacob Aqraou, general manager eBay per il settore del “classified business“. L’investimento e le polemiche in Craiglist sarebbero stati un apripista al settore, mentre nei prossimi sei mesi potrebbero essere apportate una serie di piccole acquisizioni correttive che potrebbero completare il quadro.