eBay Italia, il popolare sito d’aste online, pare stia per rivedere molte delle sue politiche, in particolare pare che abbia finalmente capito che una riduzione consistente delle tariffe sia necessaria.
In agosto 2006 tutti i venditori eBay ricorderanno il forte aumento che ha ritoccato al rialzo sia le tariffe e commissioni, rendendo eBay Italia il luogo ideale di vendita, di fatto, solo per venditori professionisti con grossi volumi di vendita, o per venditori “poco leciti” che, avendo grossi ricavi, possono sopportare le forti spese.
Il risultato di questa politica di eBay è stata una modifica del panorama dei venditori, ormai (soprattutto in certe categorie merceologiche, come cellulari e informatica) quasi esclusivamente “professionisti”. Tutto ciò non solo va contro la filosofia di eBay, che nasce come canale di vendita C2C, ma va contro il mercato, tanto è vero che eBay negli ultimi tempi ha iniziato a perdere terreno.
Tariffe e commissioni non sono certo l’unica causa del declino, che va associata anche ad una maggiore consapevolezza in generale degli utenti, che ora comprano anche altrove e si fidano di altri siti di ecommerce, che peraltro spesso offrono prezzi (e garanzie) decisamente migliori.
Oltre che dal lato dei consumatori anche dal lato dei venditori eBay Italia continua a perdere consensi, in particolare per il pessimo atteggiamento tenuto dall’Assistenza Clienti che, troppo spesso, risponde ai problemi dei venditori, anche a chi ad esempio si mantiene lavorando su eBay, con email predefinite e spesso senza neppure l’interazione di un essere umano.
Insomma costi alti e servizio scadente hanno allontanato acquirenti e venditori, costringengo eBay a tornare sui suoi passi. Certamente eBay non perderà il suo primato nelle aste online, che resterà suo per molto tempo ancora, ma sicuramente va perdendo una fetta consistente di transazioni che si spostano in altri canali, come ad esempio gli annunci online.