eBay: tutto confermato, buona la trimestrale

Peccato per Skype: il peso dell'acquisizione si è fatto sentire per l'ultima volta portando in negativo una trimestrale altrimenti del tutto positiva. Il gruppo cresce su tutti i fronti con cifre sempre più importanti tanto da Skype, quanto da PayPal
eBay: tutto confermato, buona la trimestrale
Peccato per Skype: il peso dell'acquisizione si è fatto sentire per l'ultima volta portando in negativo una trimestrale altrimenti del tutto positiva. Il gruppo cresce su tutti i fronti con cifre sempre più importanti tanto da Skype, quanto da PayPal

Per eBay la trimestrale è sommariamente all’insegna delle conferme. Il titolo del gruppo era salito molto durante gli ultimi mesi, ha avuto un ulteriore balzo durante l’ultima giornata di contrattazioni (+5.18%) e alla fine consolidato nell’after-hour aprendo in rialzo e chiudendo vicino alla parità.

Il dato generale va interpretato alla luce della chiusura dell’acquisizione di Skype, operazione già annunciata nei giorni scorsi: il sistema acquisito da Niklas Zennstrom e Janus Friis è stato sovrastimato e la cifra pattuita infine va a a pesare sul trimestre in corso nascondendo nelle cifre conclusive quella che è invece un’ottima performance di mercato. Il numero di per sè indica una perdita nel trimestre di 935.6 milioni di dollari (69 centesimi per azione), ma il contraltare è nell’impennata di revenue che mette a registro un +30% sugellato dagli 1.89 miliardi di dollari incassati.

Mettendo temporaneamente da parte l’operazione Skype, dunque, eBay si trova con 563.8 milioni di netto all’attivo (41 centesimi per azione) con un balzo del 53% rispetto allo stesso trimestre di un anno prima. La divisione Skype ha registrato da parte sua 98 milioni di entrate, il 96% in più rispetto ad un anno prima (e nelle stesse ore, quasi per un segno del destino, il client raccoglie per la prima volta in contemporanea più di 10 milioni di utenti). PayPal, invece, cresce grazie all’estensione del mercato di riferimento e porta alla causa ulteriori 460 milioni di dollari.

La nota negativa è ancora una volta nel core business di eBay, in ulteriore rallentamento pur se verso una stabilizzazione: i beni scambiati sono scesi del 3% e per porre rimedio a questa ulteriore emorragia il gruppo sta puntando dritto sui social network (eBay Neighborhoods, LaCosaGiusta) per imporre il proprio bazar come un punto di incontro da sfruttare per le proprie operazioni d’acquisto e di condivisione.

Il titolo ha chiuso a quota 40.60 dollari: ancora molto meno rispetto ai picchi di inizio 2006, ma sicuramente molto più rispetto agli abissi toccati a metà dello stesso anno. Meg Whitman, alla presidenza del gruppo, non ha nascosto il proprio disappunto per gli errori compiuti con l’acquisizione di Skype. Al tempo stesso, però, ha promosso il modo con cui il gruppo ha corretto il tiro e chiuso la trattativa, spiegando che ora per il client VoIP ci sono grandi progetti che partiranno da una progressiva integrazione in eBay per proseguire con l’estensione degli accordi con partner esterni (è notizia di queste ore, ad esempio, l’accordo con News Corp. per implementare l’uso di Skype sulle pagine MySpace).

Le attese per la fine dell’anno sono state riaggiustate alla luce dei risultati registrati ed il forte dinamismo del gruppo sembra lasciar preludere ad ulteriori importanti novità nel breve periodo. Il titolo, dunque, rimane sotto esame per capire a che livello le attese sul gruppo e le prese di posizione troveranno il loro punto di equilibrio. Nessuna previsione, inoltre, viene presa relativamente al prossimo periodo natalizio: secondo la Whitman il problema non è nelle performance di eBay, ma nelle scelte dell’utente. Se dunque il mondo online saprà essere più appetibile di quello offline, allora eBay potrà registrare grandi numeri. Ma la cosa, a detta della Whitman, non è in alcun modo predicibile.

I dati completi sono disponibili nell’apposita cartella pdf messa a disposizione dal gruppo.

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