La risposta di eBay alle accuse che ne mettevano in discussione il ruolo e lo stesso core business giunge forte ed immediato: a seguito di un accordo con la BSA (Business Software Alliance) eBay ha infatti lanciato il programma VeRO, acronimo di Verified Right Owners. Così presenta il tutto la stessa eBay: «il programma di verifica dei diritti di proprietà (VeRO) di eBay serve a garantire che gli oggetti messi in vendita non violino il copyright, i marchi registrati o altri diritti di proprietà intellettuale di terze parti. I partecipanti a tale programma possono individuare le inserzioni potenzialmente non conformi alle norme e richiederne l’eliminazione».
VeRO è importante tanto nel principio quanto nel merito. Innegabile, infatti, il vantaggio per l’utenza la quale potrà giovare di un controllo diffuso e puntuale del materiale in distribuzione potendo così contare su un numero minore di truffe e su una esperienza di acquisto più tranquilla. Dall’altra sponda sono altresì evidenti i vantaggi per eBay: il gruppo vedrà certificato il proprio mercato e, nel contempo, scompare il dovere (contestato) relativo al controllo della merce scambiata, venduta e distribuita.
Il problema è insorto con il caso Tiffany: eBay dovrà difendersi in tribunale dall’accusa di aver favorito la trattazione di gioielli fasulli da parte di alcuni iscritti al sito. Con il programma VeRO una situazione simile potrà accadere con molta più difficoltà perchè ben 14.000 aziende affiliate alla BSA (tra le quali grandi multinazionali) avranno la facoltà di richiedere la sospensione di una trattativa nel caso in cui riscontrassero eventuali irregolarità. Ma la BSA è solo il trampolino di lancio, infatti «qualsiasi persona o società titolare di un diritto di proprietà intellettuale (come copyright, marchi registrati o brevetti) il quale possa essere violato dalle inserzioni su eBay è invitata a iscriversi al Programma VeRO. La procedura è veloce e semplice. Tra gli attuali utenti del programma figurano centinaia di persone, forze di polizia, nonché società di molti settori».
eBay offre particolari vantaggi ai gruppi che aderiscono a VeRO facendo così in modo da incoraggiare la base aziendale di controllo ed evitare di conseguenza successive eventuali contestazioni legali. Il processo “Tiffany” è al momento aperto e sarà il giudice a stabilire l’eventuale responsabilità di eBay nel caso. «Il rispetto della legge e dei diritti sulla proprietà intellettuale nelle transazioni effettuate on line sono un nostro obiettivo prioritario», così Marco Pancini, responsabile affari legali di eBay Italia in una dichiarazione a Reuters. A Pancini fa eco Norberto Didier, Vice Presidente di BSA Italia, il quale sottolinea come il programma VeRO sia «un passo molto importante, anche simbolicamente, nel cammino verso la creazione di un spazio in rete sempre più sicuro e trasparente».