La Commissione Europea ha avviato un’indagine antitrust per via dell’esistenza di un sospetto cartello di prezzi e accordi commerciali tra cinque grossi editori di eBook operanti in campo internazionale. Secondo l’accusa, gli editori avrebbero agito con l’aiuto di Apple per alzare illegalmente i prezzi degli eBook in Europa.
I nomi tirati in ballo sono quelli di Hachette (LivreLagardère Publishing, Francia), Harper Collins (News Corp., USA), Simon & Schuster (CBS Corp., USA), Penguin (Pearson Group, Regno Unito) e Verlagsgruppe Georg von Holzbrinck (controllata da Macmillan), gruppi i quali con il possibile aiuto di Apple avrebbero concordato e avviato pratiche anti-concorrenziali nel mercato dei libri digitali, violando in tal modo le norme antitrust che regolano il mercato stesso.
Si indaga sul rapporto tra tali cinque editori e il team con Tim Cook leader, poiché i rapporti creatisi avrebbero ridotto la competitività: Bruxelles vuole appurare se Apple, quando lanciò iBookstore, abbia aiutato loro a alzare i prezzi dei libri svantaggiando tra l’altro anche Amazon, attualmente leader proprio nel campo degli eBook. Il cartello di cui si parla avrebbe previsto patti stipulati ai margini della legge oppure non tenendola proprio in conto, proprio nell’obiettivo di impedire ad altri editori, rivenditori o autori di competere ad armi pari.
Apple non ha ancora commentato la vicenda ma probabilmente, data la gravità dell’accusa, lo farà nelle prossime ore. Amazon potrebbe figurare nelle indagini in qualità di parte lesa dato il proprio coinvolgimento nel settore degli eBook con l’ecosistema Kindle.