Nel corso dell’ultimo decennio la tecnologia è fortunatamente andata incontro alle esigenze delle persone cieche o ipovedenti, permettendo loro un accesso alla Rete via via più semplificato (grazie soprattutto all’adozione degli standard W3C) e ai contenuti online. Ancora oggi, però, i problemi alla vista possono rappresentare un ostacolo in diversi ambiti, come quello relativo alla lettura di un eBook.
Gli screen reader e i sintetizzatori vocali costituiscono strumenti efficaci, ma un’idea che arriva dai laboratori della University of Michigan potrebbe offrire un valido aiuto in più: si tratta essenzialmente di un lettore equipaggiato con un display in braille, che varia dinamicamente il testo visualizzato al cambiare della pagina. In questo modo le lettere possono essere interpretate con l’ausilio delle mani, come accade per qualsiasi altro oggetto che riporta scritte in questo alfabeto. Il funzionamento è ben spiegato dal video in streaming di seguito e si basa sull’impiego di un sistema pneumatico: veicolando in modo preciso piccoli quantitativi di liquido o gas è possibile sollevare una piccola parte della superficie sullo schermo, andando così a comporre le singole parole.
Questo tipo di alfabeto è stato inventato dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo. Si compone di simboli formati da un massimo di sei punti, solitamente impressi (meccanicamente o a mano) tramite un punteruolo su superfici quali cartone o plastica. Il numero limitato dei segni (64) fa sì che ad ognuno siano associati significati differenti, a seconda del linguaggio utilizzato, del contesto o dell’argomento trattato.
Tornando al progetto, i responsabili ritengono di poterlo perfezionare e integrare in un prodotto finito da portare sul mercato entro un paio di anni, con tutta probabilità sotto forma di tablet o eBook reader. Di seguito una delle componenti che provocano il sollevamento dei punti sul display.