Gli eBook non possono essere venduti con un IVA ridotta esattamente come avviene per i libri cartacei. Lo ha spiegato la Commissione Europea che ha in tal senso multato Francia e Lussemburgo per aver abbassato l’IVA degli eBook, per portarla quasi al livello dei testi cartacei, che in quanto considerati di valore culturale possono godere di una tassa ridotta sul prezzo finale. In Italia questa è del 4%, ma è chiaro che l’Europa deve prendere una decisione definitiva sui libri in formato elettronico.
La crescita e l’espansione del mercato eBook è ormai evidente da un anno a questa parte, grazie anche alla diffusione di Kindle in Europa, e di altri dispositivi similari, che hanno permesso ai consumatori di conoscere il nuovo rivoluzionario modo di dedicarsi a una sana lettura. Le autorità però sembrano fare fatica a mettersi al passo, dato che la normativa europea non prevede nessuna equità fiscale tra cartaceo ed elettronico. Francia e Lussemburgo avevano però abbassato l’IVA rispettivamente al 7% e al 3%, violando di fatto le leggi continentali:
«Questa situazione sta creando gravi distorsioni della concorrenza che sono dannose per gli operatori economici negli altri 25 Stati membri, dal momento che i libri digitali possono essere facilmente acquistati in uno Stato diverso da quello in cui risiede il consumatore.»
L’obiettivo è quello di arrivare a una legge specifica entro la fine del 2013, ma non è una cosa semplice perché bisognerà mettere d’accordo chi promuove l’innovazione e coloro che invece preferiscono mantenersi su tradizioni ben specifiche. Nessuno in ogni caso deve andare avanti da solo fino a quando non si prenderà una decisione definitiva sulla normativa fiscale dedicata ai libri elettronici.