Dopo molti mesi di discussioni, il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno finalmente trovato un’intesa sulla tecnologia eCall. A partire dal 31 marzo 2018, tutti i nuovi veicoli dovranno essere equipaggiati con il sistema che permette di effettuare automaticamente una chiamata di emergenza al numero 112 in caso di incidente. L’accordo dovrà ora essere approvato dai singoli stati membri e quindi dall’intero Parlamento Europeo entro marzo 2015.
La tecnologia eCall era stata proposta oltre un anno fa dalla Commissione Europea come soluzione per ridurre il numero di morti sulle strade (26.000 nel 2013). Lo scopo del sistema è attivare tempestivamente i soccorsi, segnalando dove si è verificato l’incidente. Una risposta più immediata consentirebbe di accelerare i tempi del 60% nelle zone urbane e del 50% nelle zone rurali, contribuendo a salvare fino a 2.500 vite all’anno. In secondo luogo, si avrebbe un consistente risparmio nell’assistenza sanitaria. Ogni anno si spendono infatti circa 130 miliardi di euro.
Oggi, in alcuni veicoli, è già installato un sistema simile, ma si tratta di una tecnologia proprietaria, non interoperabile in tutta l’Europa. In questo caso, eCall funzionerà da backup, tuttavia il guidatore potrà scegliere liberamente tra il servizio pubblico (gratuito) e quello privato (a pagamento).
eCall: come funziona
eCall si attiva automaticamente se i sensori del veicolo rilevano un incidente. Ciò significa che il sistema non traccia gli spostamenti dell’automobile. La chiamata automatica invia al 112 solo pochi dati, come la classe del veicolo, il tipo di carburante, l’ora dell’incidente e l’esatta posizione, sfruttando il GPS e la rete cellulare. Le informazioni non possono essere comunicate a terze parti e i produttori devono consentire la loro completa cancellazione. All’interno dell’abitacolo sarà presente anche un pulsante per la chiamata manuale (se il guidatore e i passeggeri sono in grado di muoversi e di parlare).