La crisi tra Russia e Ucraina continua a tenere banco sulla scena internazionale, complice l’intromissione degli Stati Uniti e della NATO che rischiano paradossalmente di inasprire i torni e di scatenare un conflitto di proporzioni bibliche. Se Kiev deve infatti fare i conti con la presenza di oltre centomila soldati russi schierati non lontano dai propri confini, Mosca deve farlo con gruppi di mercenari finanziati dal governo americano che si sarebbero già posizionati in aree strategiche del Donbass, e migliaia di militari e mezzi pesanti dell’Alleanza Atlantica schierati intorno ai suoi, di confini, dalla Norvegia fino all’Estonia e la Lettonia. Ma, nella speranza che la questione si risolva presto in maniera diplomatica, come fa questo Stato dell’Europa orientale a finanziare in queste ore le sue difese?
L’Ucraina finanzia i suoi soldati anche con le cryptovalute
Secondo diverse fonti giornalistiche indipendenti come Giornalisti Senza Frontiere, gli Stati Uniti avrebbero stanziato un non meglio precisato quantitativo di milioni di dollari per finanziare le forze armate ucraine, ma soprattutto, avrebbero già consegnato al governo di Kiev qualcosa come tra carri-armati, blindati di varia natura, armi a lungo raggio e munizioni. Ma siccome in una guerra di dimensioni potenzialmente enormi i soldi non bastano mai, per finanziare anche di tasca propria forniture militari da altri Paesi, l’Ucraina
Secondo un rapporto della società di proiezioni, opinioni e analisi del mercato cryptovalute, Elliptic, un certo numero di organizzazioni non governative (ONG) e gruppi di volontari ucraini sono stati letteralmente inondati di donazioni di Bitcoin.
Dall’inizio della crisi russo-ucraino le donazioni di criptomoneta sono aumentate del 900% nel 2021 rispetto all’anno precedente, con oltre 570.000 dollari in più. Queste ONG generalmente ricevono fondi da donatori privati tramite bonifici bancari o app di pagamento. Negli ultimi anni, i donatori hanno intrapreso la strada della cryptovaluta per incanalare denaro per aggirare banche e istituzioni finanziarie che potrebbero bloccare i pagamenti in Ucraina. Anche perché dietro ceri benefattori, si sospetta che possano esserci gruppi di estremisti o addirittura altri Paesi occidentali.