Arrivano le prime notizie sull’attesissima seconda versione del laptop low cost di Nicholas Negroponte messo a punto assieme al MIT di Boston e che dovrebbe essere pronto per il 2010. Si chiamerà XO2 il secondo exploit dell’associazione One Laptop Per Child, sarà grande e peserà la metà del suo predecessore. E sarà pensato come una sorta di cavallo di Troia.
Quello che doveva costare non più di 100 dollari e invece ha finito per costarne 188, quello che doveva essere dato in regalo ai bambini e alle scuole delle nazioni disagiate e che ha finito per essere comprato dai soliti occidentali, quello che doveva essere un’opera di bene ed è finito in concorrenza con prodotti analoghi di Intel: quell’OLPC torna ora a riproporsi con nuove idee ed è ancora Negroponte a fare da apripista al progetto.
Innanzitutto l’XO2 costerà 75 dollari, cifra ancora più bassa della precedente che potrà essere raggiunta grazie al calo dei prezzi dei display (i lettori DVD portatili hanno fatto molto in tal senso), probabilmente sarà equipaggiato con sistema operativo Windows e avrà due schermi 16:9. Manca la caratteristica manovella (peraltro già eliminata nella versione antecedente nonostante fosse stata un vero traino promozionale), ma si sta lavorando molto sulle fonti di alimentazione. La cosa più importante però è che sarà venduto come un eBook.
Negroponte ha affermato che sarà un cavallo di Troia perchè le nazioni in via di sviluppo spendono 19 dollari per studente per i libri, dunque una soluzione come l’XO2, capace di leggere 500 eBook sarebbe l’ideale per loro. Ma poi il computer funziona perfettamente anche come laptop, così da lasciare nelle mani degli studenti uno strumento adatto a qualsiasi esigenza.
Come il Nintendo DS infatti l’XO2 ha due display, uno in alto e uno in basso, per poter essere letto come un libro se tenuto in verticale ma usato come laptop se tenuto in orizzontale (con uno schermo che è una tastiera touchscreen). Trattasi di un design totalmente nuovo che viene mostrato subito a 2 anni dall’uscita prevista proprio, secondo Negroponte, per stimolare la concorrenza a copiarlo. L’OLPC non vuole più dunque l’esclusiva, ma intende piuttosto creare un mercato, un sistema virtuoso di macchine a basso costo.
Negroponte ha fatto tesoro dai propri errori (o dall’avidità altrui) e dunque pianifica ora di consegnare mantenendo anche la formula di successo G1G1 (Give 1 Get 1) per il quale gli occidentali potranno comprare gli OLPC solo a coppie: uno per sè e uno per chi ne ha bisogno.