Le novità introdotte in Android 4.4 KitKat sono molte e riguardano gli aspetti più svariati del sistema operativo: dall’interfaccia alla sicurezza, passando per la gestione dei file e la sincronizzazione con gli altri dispositivi. Ce n’è però una che forse non risulta subito visibile agli occhi dell’utente, ma rappresenta senza alcun dubbio un significativo passo in avanti. Si tratta dell’ottimizzazione del codice che porta ad un importante incremento delle prestazioni.
Questo è stato reso possibile dall’integrazione della tecnologia Project Svelte, che va ad evolvere il concetto già visto in passato con Project Butter su Android 4.1 Jelly Bean. Per capire meglio di cosa si tratta è possibile affidarsi alle parole di Dave Burke, ingegnere Google. Tutto parte da un concetto tanto semplice quanto importante: il gruppo di Mountain View sta cercando di affrontare la piaga relativa alla frammentazione della piattaforma, che ancora oggi vede una percentuale elevata di persone utilizzare device con una release datata come Android 2.3 Gingerbread. Le cause sono due: hardware datato non in grado di eseguire i sistemi operativi più recenti e difficoltà nel rilasciare gli aggiornamenti da parte dei produttori.
Nel tentativo di risolvere (o almeno di rendere meno grave) il problema, bigG ha scelto di alleggerire il codice di Android 4.4 KitKat, così da renderne possibile l’utilizzo anche su smartphone e tablet con una scheda tecnica di fascia medio-bassa, in particolare quelli con poca memoria di sistema. Per la fase di test è stata utilizzata una versione “limitata” del Nexus 4 con 512 MB di RAM, processore dual core e risoluzione del display abbassata fino a 960×540 pixel. In questo modo il team di Google ha potuto osservare il comportamento delle applicazioni e le performance del telefono, intervenendo dove necessario per ottimizzare il codice.
L’obiettivo finale è quello di consentire a tutti di fruire delle novità introdotte dalle più recenti versioni del sistema operativo, ma difficilmente verrà raggiunto nel breve periodo. Molti dei dispositivi lanciati in questo periodo arrivano sul mercato con le release 4.2 o 4.3 e prima di poter assistere al rilascio di un update saranno passati nella migliore delle ipotesi diversi mesi. Quanto fatto con Android 4.4 KitKat rappresenta comunque un primo passo importante nella giusta direzione.