Nella giornata di ieri il titolo Tiscali è stato fermato a fine seduta per eccesso di rialzo. La quotazione è stata congelata a +10% per ripartire in mattinata nuovamente in rialzo fino a superare il +3% in una giornata tendenzialmente fredda per tutto il listino. Nella giornata di ieri altissimi gli scambi sul titolo, ma è stato difficile attribuire a tutto questo fermento una motivazione plausibile.
Oggi se ne è capito qualcosa di più. Il balzo delle azioni Tiscali sono dovute al pesante interessamento di Orange e BSkyB per la sezione inglese di AOL (gruppo che non ha nascosto l’intenzione di cedere alcune proprietà nel vecchio continente trovando anche l’interesse di Telecom Italia). Tiscali ed AOL operano parallelamente nel Regno Unito e la quotazione attribuita al gruppo rivale ha spinto al rialzo la possibile capitalizzazione del gruppo sardo. Il valore del gruppo, insomma, è stato rivalutato e ne hanno giovato le azioni a Piazza Affari.
Le analisi economiche vedono per il titolo la possibilità di ulteriori rialzi grazie alla rottura di alcune resistenze che potrebbero suggerire una inversione di tendenza nella marcia dello stock. Spiega Patrizia Rosso, analista tecnica sentita da Reuters, che «da un punto di vista grafico il rimbalzo non coglie più di tanto di sorpresa […] fin quando il titolo non si riporta sopra 2,55 il trend di breve periodo rimane negativo». In giornata quota 2.55 è stata superata per rallentare poi temporaneamente la marcia: tutto secondo previsione, dunque, e dai prossimi giorni Tiscali potrebbe tornare a correre.