Siemens, compagnia tedesca operante nel settore dell’elettronica, giovedì scorso ha confermato ufficialmente di avere in mente di tagliare 16.750 posti di lavoro nelle sue strutture nazionali e internazionali.
Lo chief executive di Siemens, Peter Loscher, ha dichiarato che la decisione è stata presa dopo aver attentamente considerato l’esigenza di rendere la compagnia più concorrenziale: come conseguenza del rallentamento dell’economia mondiale, l’unica via per rimanere competitivi è quello di incrementare il livello di efficienza.
In seguito al comunicato aziendale, le azioni della compagnia hanno guadagnato lo 0,8% durante le negoziazioni alla Borsa di Francoforte. Dal 1 Gennaio ad oggi, tuttavia, il calo dei titoli legati alla società è stato del 34%.
Degli oltre 16.000 posti di lavoro da tagliare, 5.250 riguardano le strutture di Erlangen, Monaco, Norimberga e Berlino, in Germania.
Attualmente Siemens dà lavoro a circa 400.000 dipendenti in tutto il mondo.