Ecommerce, più che raddoppiate in 6 anni le aziende che vendono online. Questo è in sintesi il risultato dell’indagine di Unioncamere che evidenzia l’effervescenza del settore del commercio elettronico in Italia. Confrontando, infatti, il segmento delle vendite web con l’intero mondo del commercio, tra il 2009 e il 2015 le imprese della vendita al dettaglio attraverso internet sono infatti aumentate di 8.994 unità, pari ad una crescita del 151,6% (in media il 25,3% all’anno).
Nello stesso periodo, l’insieme del settore del commercio al dettaglio, poco più di 870 mila aziende, ha “guadagnato” solo 7.170 imprese, pari ad una crescita dello 0,83% nell’arco dei sei anni. Considerando anche chi vende all’ingrosso, l’intero comparto del commercio, costituito da 1,5 milioni di imprese, ha fatto un passo praticamente impercettibile: 1.876 aziende in più, lo 0,12%. Come dire che l’intera crescita, in termini di operatori, del commercio, si rispecchia nel saldo di quelli che hanno scelto il web.
A guidare la corsa del commercio virtuale sono gli imprenditori abruzzesi (+260% le imprese con sede nella regione adriatica, nel periodo considerato), seguiti da quelli pugliesi (+218%) e da quelli campani (+202%). In termini assoluti, la crescita più consistente si registra invece in Lombardia (1.694 imprese in più nei sei anni), in Campania (+1.069) e nel Lazio (+983). La classifica delle prime tre regioni si rimescola, infine, guardando alle province: prima è Roma (1.384 le imprese con sede in provincia alla fine del 2015), seconda è Milano (1.260) e terza Napoli (897).
Un risultato che si rispecchia anche con i dati di crescita dell’intero settore che vedono gli italiani sempre più attratti dall’ecommerce che scelgono come forma preferenziale per il loro shopping. Le aziende, dunque, devono investire in questa direzione per continuare a rimanere competitive. La strada dello shopping futuro sarà sempre di più quella del digitale e le aziende italiane non possono perdere questo importante treno.