Quale è lo stato dell’editoria in Italia? Un rapporto dell’Associazione Italiana Editori fa il punto mostrando una situazione non del tutto positiva. A fronte di un calo generale dei consumi, l’editoria ha visto una diminuzione del giro d’affari (-4.3%) e della produzione di titoli (-0.5%), ma anche una crescita del fatturato nei canali trade (+3.5%) e soprattutto un aumento della lettura (+1.1%).
Le stime indicano un calo del fatturato per il secondo anno consecutivo dal 2008, ma fortunatamente il settore per ragazzi fa da traino per il mercato. Un dato curioso è la vendita in crescita in occasione delle fiere del libro, ma quello più interessante è l’aumento del giro d’affari collegato alle librerie online.
I lettori aumentano: 800 mila in più rispetto ai 25 milioni del 2009. Di questi, poco meno della metà (44.9%) legge fino a tre libri all’anno. Solo il 15.2% ne legge uno al mese (con un leggero aumento rispetto al 2008): i giovani e i bambini sono le fasce d’età che leggono con maggior frequenza, mentre le donne leggono più degli uomini. Se però nel 1995 c’era una differenza di 4 punti tra uomini e donne, oggi il divario è salito a 8 punti.
Il mercato digitale ha un valore di 364 milioni di euro, con una fetta del 10.7% sul valore complessivo, e comprende CD e DVD, banche dati e servizi internet, audiolibri e ebook. Si prevede, ovviamente, una crescita del mercato degli ebook, che a Natale 2010 potrebbe raggiungere lo 0.1% del mercato complessivo. Gli ebook, quindi, sono al centro dell’attenzione di editori e lettori e potrebbero determinare nuovi equilibri nei prossimi mesi.
Ma non mancano le polemiche. Il presidente dell’AIE, Marco Polillo, ha dichiarato:
La difesa del libro italiano deve diventare una priorità del nostro Governo. Dobbiamo accogliere le richieste degli editori sulle tariffe postali agevolate, sull’abbassamento dell’IVA per il libro digitale, sugli aiuti all’editoria scolastica. Nei prossimi giorni avvieremo un confronto forte tra le parti.
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