Il dado è tratto. Anche eDonkey è arrivato al capolinea e con la bandiera bianca sventolata dall’ultimo baluardo del P2P (almeno per come lo si era conosciuto in questi anni) finisce ufficialmente un’era. Il futuro è al momento quantomai indefinito, ma la via sembra tracciata: il P2P è ormai stato domato e per l’industria della produzione (sia cinematografica che musicale) si tratta solo di scegliere il mezzo migliore per dare il via ad un fiorente mercato di contenuti digitali.
La notizia arriva direttamente dal numero uno di Metamachine (il gruppo che controlla la rete eDonkey) Sam Yagan, il quale ha tenuto udienza chiarendo il proprio punto di vista da “esterno” (Yagan si dichiara fuori dal settore e non più interessato allo sviluppo dello stesso). Egli, soprattutto, spiega che il proprio gruppo esce dalla competizione non tanto perchè la ragione è dalla parte delle major, ma piuttosto perchè i costi della battaglia legale sono insostenibili e la pressione esercitata dalla RIAA non avrà altro effetto se non debellare l’economia legata al P2P senza eliminarne però la radice ideologica.
Secondo Yagan la sentenza che ha messo fuorilegge il P2P non è solo ingiusta ma anche ambigua e tale per cui oggi è difficile capire quale sia il reale confine della legalità nel settore. Yagan spiega come eDonkey non chiuderà i battenti ma diventerà una rete più chiusa e più controllabile, tentando con questa iniziativa di arginare le offensive della RIAA e di rientrare nei canoni della legge proponendosi su un mercato messo all’angolo a colpi di sentenze. I lavori sono già in corso.
Yagan illustra inoltre il proprio punto di vista circa il mondo post-Grokster e profetizza l’arrivo di un nuovo P2P in grado di garantire l’anonimato e la sicurezza degli utenti, determinando così una battaglia ancor più difficile per le major e tutto il mondo della produzione. Al momento la rete eDonkey risulta regolarmente performante ma entro breve i primi provvedimenti dovrebbero piombare sul network che (rappresentato sopratutto dal client eMule) aveva ormai annoverato oltre 2.700.000 utenti.