Il suo nome è Aliaa Magda el Mahadi, è una ragazza egiziana di ventidue anni e sul Web sta diventando quasi una celebrità, riuscendo ad attirare sul proprio blog fino a 100.000 persone. Il metodo di un tale exploit è presto detto: la giovane ha pubblicato alcune foto in cui si mostra completamente nuda davanti all’obiettivo, attirando di conseguenza la curiosità degli internauti e non pochi commenti divisi tra chi la giudica una provocatrice, chi una rivoluzionaria e chi semplicemente un’ingenua.
Aliaa Magda el Mahadi, che non utilizza un falso nome sulla Rete come invece viene fatto da molti blogger, si autodefinisce una “laica, liberale, femminista, vegetariana, individualista, egiziana”. Studia alla America University e ha finora pubblicato otto immagini del suo corpo, tra cui una di nudo integrale, sotto il titolo di “fan a’ry”, cioè “arte nuda“.
L’obiettivo è quello di mettere l’accento sulla libertà d’espressione, contro molti del “limiti” della società attuale, come spiega la stessa studentessa egiziana Facebook:
È un grido contro la società della violenza, del razzismo, della molestia sessuale e dell’ipocrisia.
Comunque si voglia leggere, l’iniziativa della giovane, che si definisce atea dall’età di 16 anni, sta facendo discutere non poco in Egitto, un Paese dove anche a livello istituzionale si sta diffondendo una rigida interpretazione dell’Islam, soprattutto dopo la caduta di Mubarak.
Sul Web sono in molti ad appoggiare l’iniziativa di Aliaa Magda el Mahadi per il suo coraggio, ma sono anche parecchi quelli che si chiedono se sia questo il modo giusto per mettere all’attenzione del mondo i problemi legati al ruolo della donna nella società egiziana e nel mondo arabo in generale, avanzando dubbi sull’effettiva efficacia di simili azioni nell’ottenere maggior rispetto.
Non manca infine chi esprime preoccupazione che la pubblicazione di simili foto possa avere un effetto dannoso in vista della campagna elettorale per le elezioni in Egitto, dove questo tipo di contenuti potrebbe essere usato per attaccare i laici e i liberali, ottenendo paradossalmente effetti che sono all’opposto degli scopi dichiarati dalla studentessa egiziana.