Nome in codice: “Eiger“. Permetterà ai vecchi pc di resuscitare con un’anima Windows e, nonostante le limitate capacità di base dell’hardware, potranno far girare software per un uso elementare della macchina (Windows Media Player, Internet Explorer e poco altro).
L’idea Microsoft è emersa nelle ultime ore, ha immediatamente raccolto una ampia eco in quanto va a colpire un tasto dolente dell’evoluzione informatica, ma ancora non è risaputo quando e come il progetto prenderà vita. L’idea di base è quella di raccogliere le molte briciole lasciate sulla strada: i vecchi pc per i quali non è conveniente l’installazione di un sostanzioso Windows XP (secondo Barry Goffe, responsabile Microsoft, su tali pc il boot di XP potrebbe durare anche 20 minuti), infatti, potranno comunque essere sfruttati e Windows potrà imporre anche su questi piccoli client i propri modelli, i propri software più importanti, i propri formati.
E’ ancora Goffe a confermare i lavori in corso ed a specificare come il nuovo prodotto sarà idealmente un ibrido tra Windows XP Service Pack 2 e Windows XP Embedded. La soluzione è ideata per andare incontro a tutti coloro i quali non hanno le risorse finanziarie o la condizione per acquistare hardware e software di ultima generazione. La notizia è emersa originariamente sul sito bink.nu, dove è altresì specificato come i requisiti minimi richiesti per far girare Eiger siano un processore Pentium (consigliato il 2), RAM da 64Mb (128 consigliata), hard disk da 500 Mb (1Gb consigliato) ed 800×600 minimo a livello di scheda grafica.
Una ulteriore versione denominata “Mönch” (Bink.nu sottolinea il fatto che i due sistemi operativi portino il nome di due monti svizzeri) costituisce una versione estesa di Eiger con alcune opzioni aggiuntive (supporto wireless ad esempio) a parità di hardware richiesto.